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Paolo Bonolis: "Di nuovo a Sanremo? Perchè no, ma non all'Ariston"

MILANO. Paolo Bonolis resta a Mediaset per altri due anni con un bagaglio di prodotti consolidati e la voglia di sperimentare.

Il rinnovo è stato annunciato nel corso di un incontro a Cologno Monzese (Milano) durante il quale sono stati svelati i prossimi progetti del conduttore su Canale 5 e su Italia 1.

A cominciare da 'Chi ha incastrato Peter Pan?' che tornerà dopo l’estate su Canale 5:

«In questi 7 anni di assenza i bambini sono cambiati: i nostri non hanno talenti speciali, mi attira di più il bambino che è ancora bambino e non un adulto in miniatura», dice il conduttore.

In seguito torneranno sull'ammiraglia 'Music' e il preserale 'Avanti un altro', mentre 'Il senso della vita' sbarca in prima serata su Italia 1 con l'intenzione di cercare nuovi linguaggi e contenuti:

«Voglio essere al passo coi tempi senza rinnegare l’età che ho: sono analogico in un mondo digitale, ritengo più utile combinare le due cose».

Infine nella prossima stagione torneranno su Canale 5 'Ciao Darwin' e 'Scherzi a parte'.

«Paolo è ancora uno dei pochi che fa la differenza», dice soddisfatto Pier Silvio Berlusconi commentando il rinnovo biennale forte degli ascolti registrati negli ultimi due anni dagli show di Bonolis, sempre sopra il 20% di share e forte nel target 15-34 anni.

Mediaset batte così la concorrenza di Rai, e il conduttore non ha problemi ad ammettere che sulla decisione abbia pesato il tetto per gli stipendi degli artisti di viale Mazzini, ma non solo:

«Con Mediaset ho avuto un dialogo costante, perché i protagonisti sono sempre gli stessi: in Rai è sempre più difficile individuare un dialogo continuativo».

Un eventuale ritorno in Rai, benché temporaneo, non è del resto escluso a priori se si parla del Festival di Sanremo:

«Per quanto mi riguarda Sanremo potrebbe essere nuovamente interessante se potesse cambiare veramente, e io credo che all’Ariston non possa cambiare. In una sede nuova lo farei, ma lì si possono solo ripercorrere i sempiterni calli. Ed è un peccato, se avete visto l’Eurofestival ci sono possibilità di racconto della musica che l’Ariston non permette».

Meglio allora prodotti originali e che si giocano la sfida degli ascolti come 'Music', secondo Bonolis, a maggior ragione in un momento in cui Mediaset focalizza la sua strategia su un aumento di produzioni locali:

«Dopo gli anni in cui l’efficienza era l’obiettivo da guardare c'è stata un’inversione di tendenza e ci sentiamo solidi, ma in un panorama complicato la nostra forza sono i prodotti locali - spiega Pier Silvio Berlusconi -. Pensiamo a un progressivo aumento delle produzioni soprattutto di intrattenimento, ma anche di fiction e news, con 4 o 5 prodotti a settimana su Canale 5 e 3 o 4 su Italia 1: è una linea che sta nel piano presentato a gennaio ed entrerà a regime nel 2020».

E mentre l’affaire Vivendi lascia in stallo Mediaset Premium, l’intenzione dell’ad è di continuare a investire sulle piattaforme on demand con una nuova piattaforma tecnologica in arrivo in autunno per i contenuti free e per quelli di Infinity, dove Berlusconi promette anche maggiore interazione con le trasmissioni tv.

Durante la conferenza stampa Paolo Bonolis è intervenuto sulla vicenda di 'Parliamone sabato', trasmissione chiusa dopo le accuse di razzismo e sessismo verso le donne dell’Est, schierandosi con Paola Perego, conduttrice e moglie del suo agente Lucio Presta.

«Sono rapporti di forza quelli che si esercitano spesso in tv: la Rai è un’azienda di Stato e di conseguenza deve far contenti tutti, e se fai contenti tutti non puoi non ascoltare le lamentele di tutti, e così finisci per fare una tv innocua in cui anche l’ironia rischia di non prendere corpo».

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