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Ncd si scioglie, Alfano lancia la nuova "Alternativa Popolare"

Angelino Alfano durante la presentazione di "Alternativa Popolare"

ROMA. Via la parola 'destra' e via quel 'nuovo' che, a un anno dal voto, mostra già qualche ruggine: Angelino Alfano archivia l'esperienza del Nuovo Centrodestra e la mutua in un nuovo movimento che porta le stesse iniziali dei gruppi parlamentari centristi: "Alternativa Popolare".

Ed è proprio nella parola 'popolare' il fulcro del neonato soggetto, battezzato oggi a Roma davanti a circa 700 militanti in quella che è stata la seconda e ultima assemblea nazionale di Ncd. "Noi siamo alternativi ai lepenisti, alla sinistra dell'indietro tutto, a chi ha in mente solo la ruspa, a chi non ha cura della Repubblica", è, in pillole, il disegno politico annunciato da Alfano per un movimento che nel logo mostra uno sfondo blu e un cuore giallo.

Il progetto del ministro degli Esteri, in realtà, è ben più ambizioso e ha una premessa. "Con un Pd che vira a sinistra e una FI che vira a destra, al centro abbiamo delle praterie", scandisce Alfano battezzando quella che mira ad essere una vera e propria federazione centrista.

Con tanto di primarie per la leadership e per i parlamentari. La data da cerchiare con il segno rosso è quella dell'8 aprile quando potrebbe essere organizzata una prima kermesse federativa. In ballo ci sono chiaramente i Centristi per l'Europa di Pier Ferdinando Casini - che a sua volta aveva lanciato qualche settimana fa le primarie - ma anche i Civici Innovatori. Mentre, all'assemblea tra gli 'ospiti' figurano il leader dei Moderati di Giacomo Portas (che però ribadisce l'alleanza con il Pd) e Gianfranco Schietroma del Psi. Ma, tra gli alfaniani, è soprattutto a Stefano Parisi e alle sue Energie per l'Italia che si guarda.

E il 1° aprile, alla prima conferenza nazionale del soggetto dell'ex candidato sindaco a Milano, si avrà una prima risposta. Cambiando nome Ncd si allontana dal Pd, si lega ulteriormente al Ppe (presente oggi il suo fondatore italiano, il 94enne Dario Antoniozzi) e chiude definitivamente l'ipotesi di un remake del Pdl. "Non viriamo a sinistra ma FI ha deciso di allearsi con i lepenisti. Il centrodestra non è innovabile", attacca Alfano chiudendo un'assemblea dove è soprattutto il tema delle alleanze ad emergere.

E la soluzione del leader di Ap è quella 'di mezzo': dividere il piano nazionale da quello dei territori dove i centristi, in Lombardia ad esempio, condividono il governo proprio con la Lega. Ma su un punto Alfano chiaro: con l'attuale legge elettorale il centro correrà da solo. "Saranno gli altri a cercarci perché non avranno i numeri per governare", è la previsione che Alfano fa davanti ad una platea dove, a parte Maurizio Sacconi, sono presenti tutti i 'big' centristi inclusi i ministri Beatrice Lorenzin e Enrico Costa.

Una platea che non digerisce il 'funerale' - con tanto di carro funebre e necrologio ironico - inscenato dall'ex Iena (oggi conduttore del programma di Raidue 'Nemo') Enrico Lucci alla "morte" di Ncd. Il carro, infatti, viene allontanato dall'ingresso dell'assemblea mentre monta l'ira dei centristi. "Ciò che è avvenuto da parte del servizio pubblico oggi è una vergogna rispetto ad una proposta politica che ha una sua dignità", sottolinea il capogruppo alla Camera Maurizio Lupi annunciando un'interrogazione in Vigilanza Rai.

"Era una boutade tv", replica, nel pomeriggio Lucci. Di certo assicurano i centristi confidando di superare nettamente i livelli percentuali raggiunti alle Europee 2014, quello di oggi non è un funerale ma un battesimo. E', di fatto, "una balena bianca 2.0", osserva la senatrice Laura Bianconi disegnando quella nuova Dc che, nel progetto alfaniano dovrebbe inserirsi nel tripolarismo Pd-destra-M5S. Ma che, al momento, ha nel ruolo di Silvio Berlusconi il suo avversario più insidioso.

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