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Italia zero assoluto, altro cucchiaio di legno al Sei Nazioni

Sergio Parisse

ROMA. Zero in tutto, quindi assoluto. Dai punti in classifica che assicurano all'Italia il cucchiaio di legno per la seconda volta consecutiva e la terza negli ultimi 4 anni, a quelli segnati oggi a Murrayfield contro la Scozia che ha vinto 29-0. Un bel modo, per gli Highlanders oggi in maglia bianca di salutare il loro tecnico, il neozelandese Vern Cotter, che ora lascerà la nazionale del cardo per andare a lavorare in Francia.

Chiude invece male, così come aveva cominciato, l'Italia di Conor O'Shea per la quale questo torneo è stato un autentico calvario: c'è da tirare un sospiro di sollievo che sia finito. Nel match di oggi a Edimburgo non c'è stata storia, con i padroni di casa in vantaggio già al 4-0 per un calcio piazzato da 50 metri, dell'estremo Stuart Hogg, una delle stelle scozzesi, e gli azzurri praticamente mai in partita.

Sul campo di Murrayfield non ha funzionato nulla, complice la pessima prestazione odierna della mediana e una serie di errori individuali impressionante. A nulla sono valsi gli incitamenti di capitan Parisse, ha giocato indossando una fascia poi adattata a polsino con i colori dello Stade Francais, a sottolineare il suo dissenso a proposito della fusione con il Racing.

Nel corso della partita l'Italia non è precisa in touche ma almeno mette in difficoltà i rivali con le maul che le consentono di guadagnare metri. Al 20' Canna avrebbe l'opportunità di pareggiare con un calcio piazzato da 25 metri, ma l'ex poliziotto fallisce il tentativo. La Scozia si tuffa in avanti ma non bastano 22 fasi per sfondare il muro azzurro compatto davanti alla linea di meta.

Il XV di Cotter non molla e al 28' riesce a concretizzare la pressione con Russell che va in meta sul lato mancino del campo. Gli azzurri hanno l'opportunità di accorciare le distanze al 32', ma Canna sbaglia il secondo piazzato del match. L'Italia conferma i problemi in touche e al 38' la Scozia trova la seconda meta del match con il neo entrato Scott che sfrutta al meglio un calcetto di Russell per il 15-0.

Sul finale di tempo la squadra di O'Shea ha la possibilità di realizzare i primi punti del match, ma ancora Canna non centra i pali, questa volta da posizione defilata. L'Italia si tuffa in attacco nella ripresa chiudendo la Scozia nei 20 metri difensivi. La pressione azzurra costante porta al cartellino giallo di capitan Barclay, ma le offensive degli ospiti non si concretizzano e a pochi centimetri dalla linea di meta Padovani perde l'ovale commettendo passaggio in avanti, ennesimo errore del match.

Gli azzurri non sfruttano la superiorità numerica e, con il rientro del numero 6 scozzese in campo, subiscono la terza meta con Visser che sfrutta al meglio un calcio di Hogg per sorprendere la retroguardia avversaria. L'Italia non riesce a reagire e nei minuti finali subisce la quarta meta sul versante opposto, con Seymour che regala il bonus alla squadra di Cotter, triste finale di una partita con l'Italia alla deriva.

E in Gran Bretagna fanno già notare che quest'anno il cucchiaio di legno per chi arriva ultimo gli italiani lo hanno preso anche nel 6 Nazioni under 20 e in quello femminile. Solo O'Shea riesce ancora a essere ottimista: "non c'è stata tutta questa differenza in campo - dice il ct al termine del match -, ma se sbagliamo le occasioni facili per segnare, allora si perde energia. L'Italia peggiore di sempre? Il potenziale c'è, ma la strada è lunga e dura e dobbiamo creare un buon livello".

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