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Tentano rapina e lanciano i fumogeni per fuggire, le immagini da piazza San Marco nel caos

VENEZIA. Le telecamere di sicurezza in Piazza San Marco hanno ripreso i malviventi che hanno tentato oggi l’assalto alla gioielleria, facendo esplodere anche due fumogeni. Lo si è appreso da fonti qualificate vicine alle indagini.

A tentare il colpo sono state almeno quattro persone, tutti uomini: due hanno gettato un fumogeno ai piedi del campanile e nella Calle del «cappello nero», alle spalle del negozio, mentre altri due hanno cercato di introdursi nei locali. Non ci sono riusciti, perché il personale, sentite le urla di un turista che dava l’allarme, non ha aperto la porta.

L’azione era stata pianificata con accuratezza: le immagini delle telecamere mostrano uno dei banditi mentre guarda per sette volte il proprio orologio, per coordinare l’azione con gli altri malviventi.

In quel momento, secondo quanto riferito, Piazza San Marco, era presidiata da una pattuglia di Carabinieri, da agenti di Polizia, da quattro vigili urbani e da tre militari dei Lagunari.

E’ stato un turista seduto ad un tavolo del Caffè Quadri a sventare la rapina. Il negozio reca ancora l’insegna «Missiaglia», ma da tempo ha cambiato proprietà e oggi è rivenditore di Damiani e Rocca 1794. A raccontarlo ai giornalisti è il capo maitre del caffè della famiglia Alajmo.

«Il cliente ha visto che mentre una persona ha creato un diversivo gettando un fumogeno in mezzo alla piazza - spiega - altre due volevano introdursi nella gioielleria. Ha iniziato a urlare, richiamando le forze dell’ordine in piazza». «Grazie a lui si è evitato il peggio - continua - perchè in quel momento lo sguardo di tutti era rivolto verso il punto dove era stato gettato il fumogeno».

I banditi, vedendo le forze dell’ordine correre nella loro direzione, si sono dati alla fuga tra le calli. Dalle testimonianze sembrerebbe che un secondo fumogeno sia stato gettato dietro la gioielleria, per aumentare la confusione tra chi in quel momento si trovava nella piazza.

«Il fumogeno ha scatenato il caos in Piazza San Marco, ma non ci si aspettava una rapina, piuttosto un principio di incendio». Lo afferma Roberto Magliocco, presidente dell’Ascom di Venezia, che si trovava in Piazza San Marco al momento della tentata rapina. «Mentre capitava tutto ciò - aggiunge Magliocco - io non ho visto forze dell’ordine presenti, sono arrivati una volta passato il fumo. Questo dimostra che la piazza va tenuta maggiormente sotto controllo - aggiunge -, con una sorveglianza più stretta, avvalendosi anche di telecamere a circuito chiuso, monitorate con continuità».

«Speriamo che con questa rapina - ribadisce il vice presidente vicario Marco Francalli - ci siano più pattugliamenti in centro storico, soprattutto in orario pomeridiano e serale, e con la presenza in borghese che garantisce maggior efficacia».

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