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Champions, urna terribile per la Juventus: ai quarti c'è il Barcellona

Gonzalo Higuain e Paulo Dybala

NYON. La Juventus ritrova il Barcellona nella corsa alla Champions League due anni dopo la finale persa a Berlino. Una sfida dal "fascino che va oltre ogni timore" per Massimiliano Allegri, per nulla intimidito dal sorteggio di Nyon. "Saremo pronti", assicura il tecnico bianconero, ricordando che Champions vuol dire "gli stadi più belli, le giocate dei campioni, il fiato sospeso per 180'".

E allora sotto con i blaugrana, l'andata a Torino l'11 aprile, il ritorno al Camp Nou una settimana dopo. "Il bello deve incominciare", osserva Paulo Dybala, per nulla spaventato di avere pescato un avversario capace di imprese leggendarie come la remuntada contro il Paris Santi-Germain. "Quando ti fidi dei tuoi compagni, non c'è mai paura", aggiunge l'attaccante argentino, pronto a dimostrarsi all'altezza del connazionale Messi. "Senza paura", gli fa eco Dani Alves, che su Instagram scherza sul suo ritorno da avversario a Barcellona, pubblicando un video in cui avvolto dal fumo bianco finge di tremare. "Andiamo ragazzi, andiamo", conclude poi con una risata il laterale.

Chi non bada all'avversario è invece capitan Buffon, convinto che conti "solo esserci", mentre Marchisio non vuol sentir parlare di rivincita per la sconfitta del 2015. "Quella era una finale secca, questa volta ci saranno due partite - osserva -. Sulla carta c'erano squadre più facili", anche se "chi è arrivato ai quarti ha dimostrato grandi qualità e grande talento. Affronteremo una grandissima squadra che vuole arrivare in fondo, come noi". "Ciao Juventus. Vi aspettiamo al Camp Nou", twitta il Barcellona. "Se fossi la Juve, non sarei felice del sorteggio", aggiunge il vicepresidente blaugrana Jordi Mestre, che dribbla le domande sull'interesse del club per Allegri. "E' un grande allenatore, ma non è questo il momento di parlare del successore di Luis Enrique. Abbiamo tempo per scegliere", taglia corto.

A rispondere a Mestre è il vicepresidente bianconero Pavel Nedved. "Il ritorno al Campo Nou? Ricordo un precedente dove siamo passati", dice l'ex giocatore, a segno nell'1-2 con cui la Juve eliminò gli spagnoli dopo l'1-1 dell'andata nella stagione 2002-2003. Su sette partite giocate, i bianconeri ne hanno vinte due e pareggiate due, mentre il Barcellona è passato tre volte. Ma Nedved è convinto che questa sfida sia arrivata "al momento giusto". "Siamo cresciuti e dobbiamo guardare soltanto a noi stessi, consapevoli della nostra forza", dice l'ex centrocampista ceco, per il quale il doveroso "rispetto per l'avversario non deve sfociare nella paura". "Loro hanno vinto tutto negli scorsi anni ed è comprensibile un calo - continua -. Ma se noi vogliamo andare avanti dobbiamo fare qualcosa di più rispetto a quello che facciamo di solito. Noi siamo pronti ma dovremo essere al top della condizione".

I SORTEGGI

Atl. Madrid-Leicester
Borussia Dortmund-Monaco
Bayern Monaco-Real Madrid
Juventus-Barcellona

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