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Sci, storico bis per l'azzurro Fill: vince due Coppe del mondo di discesa

Peter Fill

ASPEN. Finirà negli annali dello sci azzurro questo 15 aprile che, alle finali di Coppa del mondo di sci, ad Aspen, nella giornata dedicata alle discese, ha visto gli italiani brillare come non mai grazie agli altoatesini Dominik Paris, Peter Fill e alla bergamasca Sofia Goggia.

Paris - 27 anni, ottavo successo oltre ad altri 11 podi - ha vinto la discesa in 1'33"07, mentre Peter è arrivato 2/o in in 1'33"15. Un’ora dopo nella sua gara Sofia Goggia è arrivata terza in 1'37"98: a 24 anni, ha collezionato ben 12 podi tra cui due successi in questa stagione per lei magica in cui è letteralmente esplosa e ha ottenuto anche un bronzo mondiale oltre a chiudere la stagione come seconda liberista al mondo.

Con quei tre risultati l’Italia sale a 38 podi stagionali, eguagliando il record storico del 1997/98. Ma non è tutto, perché l’impresa maggiore l’ha compiuta il veterano Peter Fill, riconquistando la Coppa del mondo di discesa per cui si può onestamente dire che i Mondiali a St. Moritz, con il solo bronzo di Goggia, sono solo stati una deludente quanto sfortunata parentesi: lo sci azzurro c'è, eccome, e ha dimostrato in coppa di essere una grande potenza sportiva. «Non so se sia stata più bella la prima coppa dell’anno scorso o questa. Ma, di sicuro, questa mi dà una gioia enorme, perché riconfermarsi è sempre difficilissimo. L’anno scorso avevo più pressione addosso e la sentivo tutta», ha raccontato Peter.

A 34 anni, Fill, il veterano della squadra azzurra: sposato, padre di due figli, Peter da Castelrotto è davvero un atleta tutto famiglia e sci. Vita ritirata a grande lavoro sono la sua forza. Neppure un dolorosissimo incidente qualche anno fa - una rottura dei muscoli inguinali - era riuscito a fermarlo. In una gara ad alta tensione emotiva, Peter con il secondo posto ha rivinto la coppa, perché il suo unico rivale, il norvegese Kjetil Jansrud che aveva 33 punti di vantaggio, è finito solo 11/o.

Il sorpasso dell’italiano è stato così inevitabile nel gioco dei punti assegnati a ogni piazzamento: 80 a Fill e 24 al norvegese e cioè, alla fine, 454 contro 431: Coppa dunque a Fill che ha a lungo temuto che qualcuno potesse piazzarsi davanti a lui portandogli via punti preziosi. Per Fill è stata una coppa conquistata con la costanza dei risultati di alto livello: quattro secondi, un terzo e un quarto posto in discesa, oltre a una vittoria in SuperG.

Il tutto dentro una lunga carriera che lo ha visto per 20 volte sul podio con tre successi e con un più un argento e un bronzo mondiali. Nella libera donne, invece, non ci sono stati problemi per la slovena Ilka Stuhec, regina della disciplina in questa stagione, che ha vinto la gara davanti a Lindsey Vonn e alla sempre più sorprendente Goggia, così pure la coppa che è tornata Lubiana dopo l’ultima vinta da Tina Maze. Domani tocca ai SuperG la cui coppa di disciplina uomini è stata già vinta in anticipo da Jansrud. Tra le donne sarà invece battaglia per la coppa tra Stuhec con 350 punti e Tina Weirather del Liechtenstein con 335.

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