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Muriel decide di nuovo il derby
La Samp centra la doppietta

GENOVA. Una palla rubata da Muriel a Munoz alla mezz'ora della ripresa e infilata con precisione dal colombiano alle spalle del portiere Lamanna decide il derby della Lanterna numero 114 e regala alla Sampdoria di Giampaolo la seconda vittoria stagionale contro i 'cugini' del Genoa. Era dalla stagione '59-'60 che i blucerchiati non vincevano le due sfide in un campionato e per Giampaolo l'obiettivo della vigilia, scrivere un pezzo di storia, è raggiunto.

Grazie ancora a Muriel che aveva segnato all'andata. La vittoria della squadra di Ferrero mette una pietra definitiva sulla disastrosa stagione del Genoa, iniziata bene e rovinata dal mercato di gennaio che ha indebolito la squadra in un modo che non si era ancora visto nella lunga gestione Preziosi. Mandorlini parte con due sorprese a centrocampo che si rivelano inutili: Ntcham, salvatore della patria con due provvidenziali gol nelle ultime due gare, al posto di Rigoni, e Cofie, preferito a Cataldi. Non incidono mai, anche perché l'ordine è di non prendere iniziative ma stare coperti.

Giampaolo conferma la squadra reduce da sei risultati utili consecutivi (tre vittorie e tre pareggi) con l'aggiunta degli attesi Sala e Regini in difesa. La Samp è brava ad attendere il momento per colpire, ci volesse anche tutta la gara. Prima del calcio d'inizio tutto lo stadio ha applaudito Paolo Simoncelli, papà dell'indimenticato Marco, che ha portato sul campo la Honda Moto 3 che parteciperà al motomondiale nella scuderia Sic 58 squadra corse. L'occasione è data dallo sponsor condiviso con il Genoa.

C'è grande equilibrio in campo nel primo tempo, molto agonismo, ma le occasioni scarseggiano. Il Genoa sta al coperto del folto centrocampo e punge spesso l'avversario con le discese sulle fasce di Lazovic e Laxalt che la difesa blucerchiata fatica a contenere. Lazovic in particolare fa girare la testa a Regini costretto a salvarsi più volte in angolo. La squadra di Giampaolo tiene la difesa alta e fa grande pressione sulla retroguardia avversaria cercando Muriel e Quagliarella.

L'unica palla pericolosa della Samp è del colombiano, che dal limite sfiora il palo basso. Il Genoa risponde con Pinilla che spreca una palla d'oro in piena area tirando centrale e facilitando la respinta di piede di Viviano. Nel secondo tempo la Samp prende in mano il gioco con più decisione e il Genoa, intimidito, fatica a uscire dalla propria metà campo. Mentre il solito Lazovic corre sulla fascia ma ora sbaglia i cross, Mandorlini non vede che Pinilla è in affanno e lo lascia in balia della difesa avversaria.

Ne approfitta la Samp: Muriel ruba palla all'indeciso Munoz pochi metri fuori dall'area, fa due passi e mette in rete sul palo lontano con un preciso rasoterra. Esplode la gioia dei tifosi blucerchiati mentre restano ammutoliti i genoani, increduli per la leggerezza del difensore. L'allenatore del Genoa cambia Lazovic con Palladino ma la Samp si fa pericolosa con il nuovo entrato Shick, veloce e sfuggente. I ceco mostra grandi doti tecniche e mette lo scompiglio nella difesa genoana che rischia il colpo del ko. La Samp è padrona della gara e a nulla servono i tardivi cambi dell'allenatore del Genoa Mandorlini (Palladino e Taarabt). Orsato, che ha ben diretto, fischia dopo 4 minuti di recupero e sancisce il trionfo blucerchiato. I tifosi del Genoa fischiano la squadra, quelli della Samp restano a lungo a cantare nella Gradinata Sud: hanno dodici punti di vantaggio in classifica sui 'cugini' e se li godono tutti.

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