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Orlando: Renzi sbaglia a cercare rivincite, nel Pd tanti contro di me

Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando

ROMA. «Corro per vincere. So che è un’impresa difficilissima. Parto con grande ritardo, ho contro gran parte di quel che resta della struttura del partito, molti governatori, gran parte del governo; eppure è un risultato a portata di mano». E’ quanto afferma al Corriere della Sera, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando.

«Ai gazebo - prevede - avrò un risultato molto migliore che tra gli iscritti. In tanti si sorprenderanno per gli apporti eterogenei che verranno. Chi pensa che io sia il candidato della sinistra del partito si dovrà ricredere. Io sono il candidato che vuole ricostruire un Pd plurale, inclusivo, più amichevole verso la società italiana e gli altri partiti del centrosinistra. Franceschini? Tutti sono i benvenuti».

«È un leader di grandissima forza e capacità comunicative - dice Orlando su Matteo Renzi - però non è riuscito a costruire una classe dirigente diffusa. E dopo la sconfitta al referendum non si è fermato a riflettere sui gravi segni di scollamento tra il nostro progetto politico e il Paese; si è gettato a capofitto alla ricerca della rivincita».

«Emiliano chiede che mi faccia da parte - aggiunge sul governatore pugliese -? Tenta di proporsi come alfiere dell’intransigenza antirenziana dopo essere stato renzianissimo».

Sull'inchiesta Consip, Orlando fa sapere: «La richiesta di dimissioni riguardo a Lotti ha un forte livello di strumentalità e contraddice la volontà di sostenere il governo».

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