TRIESTE. Curare gratuitamente i bimbi affetti da ADHD con l’agopuntura, ma secondo una particolare tecnica: utilizzando il laser al posto degli aghi in modo da non spaventare i giovanissimi pazienti e non causare loro il fastidio provocato dall’inserimento proprio negli aghi nella
pelle.
E’ il progetto pilota pediatrico di Medicina solidale il cui scopo è evitare ai bambini gli effetti collaterali determinati dall’assunzione di psicofarmaci con i quali viene di solito curato l’ADHD, destinato prevalentemente ai bimbi emarginati.
L’ADHD è un disturbo evolutivo dell’autocontrollo che comporta difficoltà di attenzione e di concentrazione, un 'discontrollò degli impulsi e dei livelli di attività.
In sostanza il bambino è incapace di regolare la propria attività, in vari campi, in funzione del trascorrere del tempo.
Un atteggiamento che si traduce in una irrequietezza di fondo che può causare difficoltà nelle relazioni sociali in quanto lo induce, ad esempio, a non rispettare gli impegni scolastici né altre regole sociali.
Il progetto intende, contemporaneamente, trattare anche i membri della famiglia, sempre in agopuntura, nel tentativo di armonizzare il comportamento dei bambini e di aiutare sul piano emotivo anche i componenti delle famiglie in difficoltà.
Medicina solidale è una associazione onlus costituita da un gruppo di medici dell’Università di Tor Vergata (Roma) il cui scopo è curare gratuitamente persone di fasce sociali non abbienti. Il progetto, elaborato da Fabrizio Jacoangeli, prevede che l’apparecchiatura laser stimoli i punti di agopuntura,
esso figura tra i progetti che la Aviva Community Fund ha postato sul proprio sito perché venga votata in rete un’idea da finanziare.
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