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Tumori alla tiroide sempre più diffusi in Sicilia, zone a rischio e cattiva prevenzione

PALERMO. Grazie agli esami sempre più precisi ci sono sempre più donne che scoprono di avere problemi alla tiroide.

Tanto che nel registro dei tumori quelli alla tiroide sono passati ormai dal nono al terzo posto.

Il motivo?

Gli esperti spiegano che questo avviene perché tali tumori oggi si scoprono più facilmente.

In Sicilia restano però diverse zone particolarmente a rischio per carenza di iodio che è una delle principali cause di problemi alla tiroide: questo accade soprattutto nell’entroterra e nelle zone montuose come per esempio Ganci, Petralia Soprana e Sottana nel Palermitano, e alcune zone interne nel Messinese.

Lo spiega Massimo Buscema, responsabile del servizio di Ecografia Tiroidea presso il Centro per le Tireopatie dell’Università di Catania.

«La carenza di iodio – spiega Buscema - rappresenta ancora oggi un problema di salute pubblica molto rilevante in quanto, nonostante le campagne di di odoprofilassi (assunzione adeguata di iodio, ndr) ancora oggi più del 10% della popolazione è affetta da gozzo, cioè l’ingrossamento della tiroide».

Inoltre dagli studi emerge che oggi molti deficit cognitivi sarebbero legati alla scarsità di iodio durante la vita prenatale.

Buscema sottolinea che «studi approfonditi delle endemie di gozzo sono stati avviati nel tempo grazie alla collaborazione delle Università di Palermo, Catania e Messina e hanno permesso di studiare la popolazione in età scolare della maggior parte delle province di Catania, Enna, Messina, Agrigento e Caltanissetta».

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