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Pagata per uccidere Kim Jong-nam, la donna: credevo fosse uno scherzo

KUALA LUMPUR. L'indonesiana arrestata per morte di Kim Jong-nam, il fratellastro del leader nordocoreano Kim Jong-un, è stata pagata 90 dollari per partecipare a quello che lei credeva fosse «uno scherzo». Lo riferisce l'ambasciata d'Indonesia in Malaysia.

Il vice ambasciatore Andriano Erwin ha incontrato oggi Siti Aisyah, la 25enne arrestata insieme con una donna vietnamita.

Secondo l'accusa della polizia malese, Aisyah ha strofinato gas nervino, «agente VX», sul viso del fratellastro del leader di Pyongyang.

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