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Crocetta incontra D'Alia: "Nessun conflitto". Manovra ferma, esercizio provvisorio a un passo

PALERMO. Prima della riunione del gruppo parlamentare il leader dei 'Centristi per l'Europa' Gianpiero D'Alia s'è recato a Palazzo d'Orleans per un chiarimento col governatore Rosario Crocetta sulla tenuta dei rapporti politici alla luce delle dimissioni dalla giunta di Gianluca Miccichè, in quota 'centristi', sull'onda delle polemiche per il caso disabili.

Crocetta ha rassicurato D'Alia sull'alleanza e qualche minuto dopo ha diramato un comunicato spiegando che le voci di presunti problemi con i centristi sono prive di fondamento e false. Alla riunione hanno partecipato tutti i deputati centristi e l'assessore Giovanni Pistorio. Sul tavolo c'è anche la questione della sostituzione in giunta di Miccichè.

LA NOTA DI CROCETTA. "Con i 'Centristi per l'Europa' stiamo discutendo sulla nomina del nuovo assessore". Lo dice in una nota il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. "Tra l'altro, tale formazione politica, ha sempre sostenuto con chiarezza di stare nel centrosinistra - aggiunge - e pertanto qualsiasi verifica sulla maggioranza, non è rivolta ad essa. Confermo di avere sempre avuto un rapporto molto leale con D'Alia. Detto ciò, una verifica complessiva penso vada fatta, per accertare &ndash continua Crocetta - chi alle prossime elezioni sarà nel progetto del centrosinistra in Sicilia. Risulteremmo illeggibili tutti quanti se, alle soglie delle elezioni, tale coalizione si sfaldasse".

"Quando parlo del 'governo dei leali', ne parlo in termini di condivisione del progetto politico. Chi sta con noi adesso, è chiaro che dovrà stare anche nel nuovo progetto di governo - sostiene Crocetta - Chiedo scusa a D'Alia, se qualcuno può aver interpretato le mie dichiarazioni, non rivolte a lui e al suo partito, in termini di un conflitto politico del presidente nei suoi confronti. È assolutamente falso".

FINANZIARIA. Finanziaria o altra proroga dell'esercizio provvisorio. Il dilemma rimane. A Palazzo dei Normanni non è arrivato il disegno di legge di proroga del provvisorio, che scade il 28 febbraio, come richiesto dalla commissione Bilancio dell'Ars che non è riuscita a esitare la finanziaria e che anzi ha chiesto chiarimenti al governo su alcuni capitoli del bilancio, su una spesa 'sospetta' di circa 300 milioni di euro.

In assenza di segnali da parte del governo, il vice presidente dell'Ars, Antonio Venturino, ha preso atto del 'vuoto' e ha rinviato la seduta al 28 febbraio, giorno in cui scade il provvisorio. Dalla giunta, riunita a Palazzo d'Orleans, arrivano conferme sulla volontà del governatore Crocetta a proseguire il tentativo di far approvare in aula la manovra, evitando la proroga del provvisorio. E in questo senso gli uffici starebbero lavorando all'ennesima riscrittura della finanziaria.

"Per quanto ci riguarda - dice il presidente della commissione Bilancio, Vincenzo Vinciullo - la commissione rimane convocata da ora a martedì prossimo. Non appena il governo depositerà le sue carte noi siamo pronti a esaminarle". Vinciullo ricorda che la "legge obbliga il governo, in assenza di manovra, a prorogare il provvisorio" e avverte che i suoi uffici hanno accertato che la commissione potrebbe proporre la proroga dell'esercizio provvisorio con un ordine del giorno, sostituendosi al governo.

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