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Le regionali al tempo di Facebook, Crocetta risponde ai commenti sui social

PALERMO. “Salve presidente sono un giovane di Gela, per poterla incontrare come posso fare? Spero in una sua risposta”. E Crocetta: “Chiami in segreteria”.

Risponde a tutti il presidente della Regione, o almeno ci prova. Replica a chi accusa la Sicilia di avere il record di dipendenti pubblici, si difende dagli attacchi dei precari, ringrazia e scrive anche solo per salutare. Benvenuti nella campagna elettorale 2.0, quella delle prime regionali nell’era di Facebook.

Dalla sua pagina pubblica Rosario Crocetta interviene rispondendo a critiche e apprezzamenti delle singole persone. A cominciare dai tantissimi messaggi giunti durante la presentazione del movimento RiparteSicilia.

Gli argomenti più gettonati sono quelli sollevati dagli ultimi servizi della trasmissione le Iene: c’è l’assessore Gianluca Miccichè che non ha ricevuto i ragazzi disabili e c’è il dirigente Genchi punito dopo aver bloccato i mega inceneritori. “Gioacchino Genchi riguarda i vecchi governi io non c'entro niente. A Miccichè ho chiesto di scusarsi” scrive Crocetta, che poi difende la Sicilia: “I dipendenti della regione non sono 5 volte quelli della Lombardia. I commessi ci sono solo in presidenza e sono ottimi collaboratori, non hanno stipendi alti anzi molto bassi e non vedo perché dovrei licenziarli senza motivo”.

Non mancano interventi sulla sanità: "Hai distrutto il sistema sanitario in Sicilia" gli urlano e lui risponde: "La sanità siciliana è migliorata. Lo dicono le classifiche del Ministero e tutte le statistiche. Scriva su google sanità sicilia agenas oppure Lea sicilia e troverà i dati su tutti i giornali".

A chi si lamenta di essere precario da 27 anni risponde: “Non li ho inventati io i precari, io voglio stabilizzarvi”. Probabile che sia anche qualche collaboratore a rispondere per lui di tanto in tanto, ma il timbro sembra proprio quello del presidente. “Ti facissi campari a tia cu un stipendio da 30 anni da precario......Vergogna!!!!” attacca un utente. E Crocetta risponde: “Ti ho fatto io lo stipendio da precario? Io il problema del precariato sto cercando di risolverlo per sempre. Che dici?” Il precario risponde “Che fosse ora”, e il presidente non molla: "Mica ti ho fatto io precario scusa. Ci dobbiamo riuscire” conclude riferendosi alla richiesta di stabilizzazione.

“Hai rovinato migliaia di famiglie nella formazione” recita un altro commento al quale Crocetta non si sottrae: “La formazione non l'ho rovinata io ma il malaffare, io sto tutelando i lavoratori ho già risposto più volte. Mi dispiace risolveremo ma forse dovrebbe prendersela con i padroni degli enti sotto processo che hanno rovinato il vostro settore. Dobbiamo lottare insieme per addrizzare la nave, non fare la guerra ma ragionare da padri di famiglia". Una missione impossibile rispondere a tutti, anche perché di mezzo ci sono attacchi, qualche insulto, e ogni risposta del presidente genera decine di altre richieste. Davanti a questa enorme mole di messaggi, non manca neanche l’ironia: “Io voto Forza Italia” si legge in un commento. “Io no”, la risposta.

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