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Stipendi arretrati e promozioni: i forestali tornano in piazza

PALERMO. Le graduatorie dei forestali, dalle quali la Regione attinge per avviare gli operai al lavoro, resteranno così come sono. Dunque duemila forestali pronti all’avanzamento di carriera si vedranno scavalcare e diranno addio all'aumento delle giornate di lavoro o all'assunzione proprio quando erano a un passo dall'ottenerli.

La Regione ha infatti aggiornato gli elenchi cambiando i criteri utilizzati in passato e penalizzando soprattutto gli over 50. Un errore secondo Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, che hanno chiesto un incontro urgente all’assessore al Lavoro, Gianluca Miccichè, e alla dirigente generale Maria Antonietta Bullara.

Al termine dell’incontro è emerso che le graduatorie resteranno così come sono: in sostanza terranno conto dell’anzianità di servizio nella forestale, dell’anzianità di servizio nel mondo agricolo e dell’età anagrafica. Non sarà tenuto in considerazione il criterio dell’anzianità di disoccupazione che avrebbe premiato soprattutto gli over 50. Tutto ruota intorno a una legge nazionale attuata tempo fa a livello nazionale ma recepita solo adesso dalla Regione. I sindacati chiedevano a questo punto di non recepirla più. Ad ogni modo la modifica delle graduatorie non sembra al momento il principale motivo di protesta. “È importante comunque che finalmente ci sia omogeneità nelle graduatorie di tutte le province” dice Alfio Mannino della Flai Cgil.

A tenere alta la tensione nella categoria sono soprattutto altre rivendicazioni. Tra contratto scaduto nel 2001, richiesta di riordino del settore, scatti e rimborsi per il chilometraggio, i sindacati sono sul piede di guerra. Per il 24 febbraio è già tutto pronto per lo sciopero dei forestali che manifesteranno davanti a Palazzo d’Orleans.  Tra l’altro nell’ultimo incontro tra i rappresentanti di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil al dipartimento regionale dello Sviluppo rurale è emerso che la Regione per il 2017 ha a disposizione circa 112 milioni per le attività dei forestali e dunque mancano all’appello circa 60 milioni, tanto da non riuscire a dire con certezza la data della firma dei primi contratti degli stagionali.

Restano poi aperti i problemi legati al rimborso dell’indennità chilometrica del 2015/2016 e degli stipendi di dicembre 2016 e gennaio e febbraio 2017: ci sarebbe un problema tecnico al programma di elaborazione delle buste paga e sarebbe spuntato pure un errore contabile relativo all’appostamento delle somme per i forestali in un altro capitolo. “Gli stipendi non saranno pagati prima di marzo” dicono i sindacati guidati in Sicilia da Calogero Cipriano, Alfio Mannino e Antonino Marino, che sperano di sbloccare la vertenza con lo sciopero del 24 febbraio.

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