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Corsa per la salvezza, Zeman vicino al ritorno a Pescara

Zdenek Zeman

PESCARA. Da Massimo Oddo a Zdenek Zeman. Fino a ventiquattro ore fa sembrava pura fantascienza. Oggi invece il ritorno del boemo in riva all'Adriatico sembra molto vicino. A Pescara ormai i colpi di scena non fanno quasi più notizia. Ieri a metà pomeriggio era infatti arrivato il benservito al Campione del Mondo 2006, dopo che dodici ore prima la società si era affettata, tramite comunicato stampa, a ribadire piena fiducia nel tecnico dell'ultima promozione in serie A. E a poche ore dall'esonero di Oddo, nella testa del presidente Daniele Sebastiani è balenata l'idea di richiamare l'esperto allenatore della Repubblica Ceca.

Puntare su Zeman, per chiudere in modo dignitoso questa disgraziata stagione e ripartire da zero, con il 69enne tecnico di Praga l'anno prossimo in B per programmare una stagione da primi posti, e ritentare la nuova scalata alla massima serie. La società biancazzurra ha messo sul piatto della bilancia 500mila euro per con vincere il tecnico, con 100mila fino a giugno e 400mila per il prossimo anno, con un contratto in scadenza al 30 giugno del 2018.

Uno sforzo economico non da poco per le casse sociali adriatiche, considerando che il Pescara ha ovviamente a libro paga lo stesso Oddo (contratto in scadenza al 30 giugno 2019). A convincere Zeman a dire sì potrebbe essere anche la presenza a Pescara di Peppino Pavone (all'incontro di oggi a Roma) e artefice con il trainer Ceco della favola di Zemanlandia a Foggia.

Una presenza, quella di Pavone, che garantirebbe anche piena autonomia di movimento al nuovo allenatore. E dire che nell'estate di due anni fa, ci furono scintille e polemiche a distanza fra Zeman e Sebastiani che lo avrebbe rivoluto a Pescara e che, dopo il suo diniego, decise di ripartire ancora con Oddo. A dire il vero Zeman non si lasciò benissimo neanche con la città nel giugno del 2012 quando, acclamato a furor di popolo dopo la straordinaria promozione in A (il Pescara chiuse primo con 83 punti), «Sdengo» decise di lasciare l'Abruzzo per tornare a guidare la «sua» Roma. Ma oggi, dopo una stagione disastrosa, e in un ambiente in continua fibrillazione e con i tifosi in aperta e dura contestazione con società e squadra, quello di Zeman sarebbe il nome giusto e più spendibile per riportare in città un pizzico di serenità, e per riavvicinare la società alla città dopo i tanti errori commessi in questa stagione. Al quasi 70enne allenatore spetterebbe il compito poi di rifondare e ringiovanire la squadra che oggi vede in rosa numerosi giocatori over 30.

Un compito non semplice, ma che allo stesso tempo affascinerebbe il boemo che tornerebbe ad allenare in una città in cui si è trovato, come da lui più volte, sostenuto, e per di più a meno di due ore di macchina da Roma. Una scommessa che Sebastiani e Zeman sarebbero pronti a sottoscrivere, anche per regalare al calcio italiano i nuovi Immobile, Verratti e Insigne del 2017. Non resta che attendere poche ore per vedere se a Pescara ci sarà l'ennesimo colpo di teatro.

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