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Marica Pellegrinelli ospite: "Mio marito Eros fa il tifo per me"

SANREMO. Che cosa avrà detto Eros Ramazzotti alla sua giovane e bellissima moglie Marica Pellegrinelli, mamma dei suoi figli più piccoli Raffaela Maria e Gabrio Tullio, quando è arrivata la chiamata di Carlo Conti per il festival di Sanremo?

«Mi ha detto 'Vai e sii semplicemente te stessa'. Lui fa il tifo per me ed è felice che io sia qui»: lo racconta la modella.

In abito corto con spacco, arancio fluo («colore che posso indossare solo perchè sono appena rientrata dalle vacanze») Marica, che salirà sul palco del teatro Ariston stasera, dice di essere «onorata dell'invito, emozionata e un pò spaesata».

Poi spiega:

«Questo non è il mio habitat, ma amo il Festival e sono entusiasta di poterne fare parte».

Del resto a casa ne ha sempre sentito parlare con amore.

«Eros è un grande fan di Sanremo. Nonostante abbia calcato i palchi di tutto il mondo e con i numeri di una carriera di oltre 30 anni, dice che come questo Festival non c'è niente».

Stasera la vedrà sicuramente da casa.

«Spero che i bambini dormano a quell'ora. Sicuramente - dice - la mia famiglia e il mio nonno, a cui sono tanto legata, mi vedranno in replica se si fa tardi».

Non è la prima volta - racconta - che Eros dice a Marica che la vede bene al festival.

«Se me lo chiedessero anche in futuro, lo farei con umiltà ed entusiasmo. Ho accompagnato Eros l'anno scorso, quando è stato ospite. Stavamo male entrambi (ora si può dire che non stava bene), ma mi ha quasi obbligata a venire qui con lui. 'Devi vedere la magia di Sanremo', mi diceva. E gli sono estremamente grata di avere insistito. Mi sono resa conto del privilegio che ho avuto nel poter sedere in prima fila al teatro Ariston».

Stavolta a salire sul palco sarà lei, in un'edizione particolare del Festival che, in controtendenza con il passato, ha fatto a meno delle vallette.

Una scelta che Marica mostra di apprezzare visto che, dice, «è difficile reinventare una manifestazione così». Quello dell'Ariston è un palco molto ambito per la moda. A lei, appassionata di abiti e griffe, piace vedere da casa il look dei protagonisti e giudicarlo.

«Ho apprezzato molto - dice - la sobrietà dei tailleur di Fiorella Mannoia e Paola Turci, ma anche gli abiti di Tisci indossati da Maria De Filippi».

Se Una storia importante è la canzone festivaliera di Eros che Marica ama di più, sono tanti i successi italiani che le piace canticchiare, da Due mondi di Lucio Battisti («la canto sempre con Eros») e 4 marzo 1943 di Lucio Dalla a La solitudine della grande amica Laura Pausini, da Come saprei di Giorgia a Cieli immensi di Patty Pravo, da tutti i successi di Arisa a Vorrei incontrarti tra 100 anni... «Si può dire - si chiede - o no?», visto che Ron è uno dei cantanti in gara quest'anno.

Attenta e rispettosissima della gara, non si sbilancia in pronostici anche se, dice, immagina un uomo sul primo gradino del podio quest'anno.

Ma non si trattiene nella sua profonda dichiarazione d'amore verso Arisa, conosciuta quando conobbe Eros.

«Era appena diventata famosa con Sincerità ed aveva un look particolare che incuriosiva. Poi ho avuto modo di conoscerla. È una ragazza splendida, eccezionale, pura». E, dopo aver citato La notte e Controvento tra le canzoni a lei più care, sceglie ancora Arisa per il pezzo da intonare per gioco per Ansa.it, Guardando il cielo. Considerando le sue doti canore, difficilmente gli autori del festival rinunceranno a farla cantare. Per quanto riguarda la scala, croce e delizia delle donne del festival, Marica è serena. Su quel terreno la modella si sente sicura:

«Spero di poterla provare prima solo per capire la profondità degli scalini, non mi preoccupa». La paura è semmai quella di rimanere senza parole.

«So - conclude - che su quel palco l'emozione è enorme. Spero di ricordarmi almeno chi sono».

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