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Ferie e maternità, i sindacati: nessuna disparità tra i pip e gli altri lavoratori

PALERMO. “Nessuna disparità tra i Pip e i colleghi degli enti dove sono in servizio”. Lo afferma Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia, che chiede il rispetto dei diritti dei Pip così come stabilito dalla legge. “L’impego del governo era riconoscere le ferie e altri diritti cosi come per tutti gli lavoratori – dice Flauto -  in realtà la circolare della dirigente del dipartimento Lavoro, che stabilisce 18 giorni di ferie mentre gli altri impiegati ne hanno anche fino a trenta in base al contratto, è una limitazione, anche perché i Pip svolgono le stesse mansioni”.

In sostanza una norma approvata all’Ars garantisce per i Pip diversi istituti contrattuali come la maternità, la 104, il diritto al riposo, le ferie. Questa norma sta però trovando applicazione in maniera da ufficio a ufficio diversa creando molta confusione. Tocca infatti ai vari enti regolare questi istituti contrattuali ma ognuno sta agendo in maniera diversa, talvolta penalizzando i Pip.

“Dipende dal contratto applicato nell’ufficio dove prestano servizio i Pip – dice Giovanni Tarantino di Asud - da un dipartimento regionale a una scuola può variare il tipo di beneficio, ma di certo i giorni di ferie sono più dei 18  indicati dalla Bullara. E poi sulla 104 e la maternità manca una convenzione con l’Inps e i lavoratori che vengono a presentare richiesta al caf hanno difficoltà a portare a termine la pratica”. Tra l’altro i Pip lamentano la mancata possibilità di partecipare ad assemblee sindacali o di avere piccoli rapporti di lavoro senza perdere il sussidio.

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