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"Asu sospesi? Li pagherà la Regione"
Ma in giunta si accende lo scontro

PALERMO. Sul caso dei 250 precari Asu sospesi dalla Regione si apre un nuovo durissimo scontro in giunta. “Il ministero non li paga più, li pagherà la Regione, problema risolto” dice il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ma l’assessore Gianluca Miccichè interviene duramente: “Il mio piano è stato bocciato, l’assessore Baccei ha gestito la vertenza con esito negativo”. E con una nota fa intendere che è Baccei che andrebbe sfiduciato, non lui.
Il caso riguarda una parte dei 6 mila precari regionali che lavorano presso Comuni, enti pubblici e siti culturali. Un gruppo di 250 Asu era pagato dal ministero in virtù di una convenzione con la Regione che alla fine del 2016 è scaduta e non è stata rinnovata. Questo perché la Corte dei Conti a livello nazionale avrebbe chiarito che senza un piano di stabilizzazione non si possono prorogare all’infinito i contratti dei precari. È un po’ il principio che aveva messo in difficoltà i 20 mila contrattisti degli enti locali. Di fronte a questa richiesta, il ministero del Lavoro  non ha rinnovato la convenzione con la Regione.

La dirigente generale del Lavoro, Maria Antonietta Bullara, di fronte a questa decisione ha avviato la loro sospensione perchè altrimenti avrebbe dovuto pagare la Regione. Nel frattempo in giunta è nato uno scontro tra l’assessore Gianluca Miccichè e l’assessore all’Economia Alessandro Baccei. Il primo avrebbe voluto inserire gli Asu nel calderone delle stabilizzazioni, il secondo riteneva che le osservazioni del ministero fossero sbagliate. Da qui l’attacco di Miccichè: “Avevo concordato con il ministero del lavoro un piano, rispettoso delle leggi nazionali e regionali, per i 257 Asu. Purtroppo il piano non ha incontrato il gradimento della giunta regionale e l’assessore Baccei ha ritenuto di avocare a sé la trattativa che ieri ha avuto esito negativo”.

Crocetta allora ha preso in mano la situazione: “La giunta delibererà di provvedere con fondi regionali al pagamento di quei lavoratori e nel contempo aprirà una discussione col governo nazionale, perché continui a garantire i trasferimenti. Per quel che mi riguarda la vicenda è chiusa”.

La bagarre a sfondo elettorale però era ormai esplosa e due deputati, Vincenzo Figuccia di Forza Italia e Totò Cascio di Sicilia Futura, hanno attaccato duramente Miccichè sulla vicenda Asu e sulla gestione delle altre categorie di precari. “Proporrò una mozione di sfiducia in Aula” ha detto Figuccia. “Non mi stupirebbe un voto dell’Aula per sfiduciarlo” ha ribadito Cascio. Ma Miccichè ha replicato: “Non accetto lezioni da arruffapopolo che vogliono costruire la propria campagna elettorale sulla pelle dei siciliani. Il piano non ha incontrato il gradimento della giunta regionale e l’assessore Baccei ha ritenuto di avocare a sé la trattativa che ieri ha avuto esito negativo. Piuttosto che stilare comunicati stampa pre-elettorali – conclude Miccichè – i colleghi Cascio e Figuccia farebbero bene a sostenere il mio piano e se proprio hanno esigenza di presentare una mozione di sfiducia di indirizzarla altrove”. Chiaro il riferimento a Baccei.

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