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Asu sospesi, tremano i seimila precari. La Regione: serve piano per stabilizzarli

Una protesta delle scorse settimane

PALERMO. Una grana rischia di abbattersi sui circa seimila Asu siciliani, precari che si occupano di attività socialmente utili presso Comuni, Asp e siti culturali. Una parte di loro che è pagata dal ministero del Lavoro è stata sospesa perché la convenzione con la Regione è scaduta (Leggi il provvedimento.

In sostanza dal ministero non arriveranno più fondi e la Regione non ha risorse per anticiparli. Inizialmente i sindacati avevano parlato di circa duemila unità interessate ma secondo l’assessorato al Lavoro si tratta di 254 lavoratori sospesi al momento a tempo indeterminato.

Il motivo sarebbe legato alla necessità di prevedere un percorso di stabilizzazione per questi precari, così come è stato fatto per i contrattisti dei Comuni, per poter garantire il pagamento delle indennità che si aggirano sui 600 euro al mese. E' un orientamento ormai diffuso questo: senza piano di stabilizzazione, niente proroga ai contratti. Tanto che il diktat, che arriverebbe direttamente dalla Corte dei Conti e che al momento interessa solo i precari pagati dal fondo ministeriale, ben presto potrebbe riguardare anche gli altri a carico della Regione.

Questi in teoria non rischiano la sospensione perché le risorse sono disponibili, ma il governo regionale dovrà ben presto chiarire se e come intende stabilizzare questo bacino. A riguardo è già iniziato un confronto col governo nazionale e con l’Inps ma al momento non sono state individuate soluzioni.

Ciò che invece sta accadendo in varie parti dell'Isola è la sospensione di centinaia di precari. L’accordo tra Regione e ministero è scaduto il 31 dicembre scorso e non è stato rinnovato. Così la dirigente generale Maria Antonietta Bullara ha sospeso i precari a carico del ministero in attesa del rinnovo dell'accordo, non avendo la Regione le risorse da anticipare. E a cascata i vari enti dove sono impiegati questi Asu hanno comunicato la sospensione.

A lanciare l'allarme è la Uiltemp Palermo guidata da Danilo Borrelli che ha chiesto un incontro urgente: "Siamo preoccupati per i disagi causati dalla sospensione dei lavoratori - dice Borrelli - e dai disservizi che potranno interessare i cittadini".

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