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Grillo e Casaleggio non cedono: pieno sostegno alla Raggi. Ma nel M5s c'è spaccatura

Beppe Grillo e Virginia Raggi

ROMA. Nessun ripensamento: la linea di Beppe Grillo e Davide Casaleggio resta quella del sostegno alla sindaca di Roma, Virginia Raggi. Di più. Il M5s intende utilizzare la vicenda delle polizze come un boomerang da rilanciare in direzione dei detrattori della sindaca romana. Lo 'scoop' delle polizze stipulate a beneficio della sindaca da parte di Salvatore Romeo si è rivelato «una cantonata bella e buona» dicono ai piani alti del Movimento che considerano passata la buriana.

«Il sostegno a Virginia Raggi non è mai venuto meno» anche se, per qualche ora, ha prevalso l'imbarazzo. «Dovevamo capire, adesso è tutto chiaro». Ora, dunque, si prova di nuovo a voltare pagina: la linea è quella di derubricare i fatti, pur oggetto di inchieste dei magistrati, in «gossip». Così si difende la sindaca. E così la difende lo stato maggiore: «non so con quale coraggio gli italiani continuino a leggere i giornali. Pure i magistrati li hanno smentiti» commenta uno dei big del Movimento. Giorgio Sorial apre le danze sui social: «la procura ha sottolineato che le polizze su cui da quasi 24 ore si stanno scatenando i media con l'obiettivo di far male al Movimento 5 Stelle non hanno alcun risvolto penale! Eppure si sono trasmesse ore di speciali, trasmissioni con esperti, focus, maratone...» scrive.

Il nuovo via libera alla sindaca arriva intanto con la pubblicazione sul blog di Beppe Grillo di un comunicato della Raggi, studiato e pesato al millimetro dall'intero staff del Movimento. «Messaggio di Virginia Raggi ai cittadini» è il titolo con cui viene presentato: non una riga di commento, non una riga di Grillo. Ma tanto basta. Il silenzio è rotto. È un «messaggio ufficiale» (così lo chiama Grillo sul suo profilo Facebook) che certifica la scelta presa dai vertici. Ed è anche una sorta di ballon d'essai lanciato nel web per sondare l'effetto che fa. Il risultato pare strepitoso: a differenza dei commenti sui social che imperversano ironici (l'hashtag #VirginiaRaggi è in cima ai Twitter Trends e impazzano i vari #VinciamoPoi o #UnoVale23.000) sul blog è un diluvio di attestati di stima e incoraggiamenti per la sindaca.

Più scettici i parlamentari. Da ieri si sono trincerati in un generale 'no comment' in attesa di capire gli sviluppi. Solo una manciata, annusata l'aria, pubblicano post in difesa della sindaca: tra loro un deputato (Andrea Colletti) che ieri aveva chiesto spiegazioni («non dovrebbe riferire solo al Pm - qualora fosse vero - ma a tutti noi»). Ma la vasta fronda di chi non digerisce la linea presa su Roma e rivendica uno scatto di orgoglio del Movimento è sgomenta. E spera in un cambio di passo. «Vediamo, non è ancora detta l'ultima parola» sperano ancora. Anche perchè, fanno notare, la questione non si chiude certo qui: «In otto ore di interrogatorio avrà avuto molto da spiegare Virginia» e «la vicenda non finisce sulle polizze. E i dossier contro De Vito? E Marra? E le chat dei 4 amici al bar?» si lamenta qualche ortodosso che ricorda: «nel Movimento ci sono doveri e divieti assoluti che per noi sono valori primari rispetto ai vantaggi utilitaristici del singolo».

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