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Crocetta, scontro col Pd sulla manovra: "Tra loro qualcuno vuole bloccarmi"

PALERMO. "Nel Pd non possono dire che non voteranno la finanziaria, se così è cadrà il patto di governo". Lo dice il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, rispondendo ai cronisti sulla manovra finanziaria.

"Come è possibile pensare che voglia fare la campagna elettorale con la finanziaria dove non è previsto nulla? L'ho fatta snella proprio per evitare marchette. E' esattamente il contrario, la realtà è che nel Pd c'è qualcuno che vuole bloccare l'autonomia del presidente della Regione, rendendolo immobile rispetto all'azione politica, immaginando proroghe infinite dell'esercizio provvisorio".

Crocetta interviene sui dubbi espressi all'interno del Pd sui contenuti del documento trasmesso dalla Presidenza della Regione all'Ars. Il governatore intravede "un tentativo di paralizzare il governo". "Non si capisce il dissenso - afferma - Nessuno si è espresso contro un solo articolo dicendo che sia sbagliato e se manca qualcosa nella manovra i deputati possono tranquillamente presentare emendamenti nelle commissioni poi l'aula si esprimerà".

E aggiunge: "Se alcuni deputati del Pd dicono che nella finanziaria non ci sono gli emendamenti che avevano chiesto, per quanto mi riguarda è troppo. A me non li ha chiesti nessuno, il Pd ha sei assessori e non può dire di essere scollegato dal governo. Gli assessori sono stati indicati da loro, io li ho nominati e condivisi: se sono i loro assessori a non avere recepito alcuni dei loro emendamenti, li sfiducino e ne chiedano il ritiro al partito".

TURANO: "DA CROCETTA SPAURACCHIO DI MARCHETTE ELETTORALI" - “Il presidente della Regione confonde l’autonomia con l’arbitrio. Le finanziarie diventano elettorali quando a criteri ben precisi si sostituisce l’arbitrio degli organi politici e in commissione bilancio mi sono reso conto che in più di un provvedimento è stato il governo a far passare questo principio”. Lo afferma Mimmo Turano, capogruppo dei Centristi per la Sicilia all’Ars, commentando le esternazioni del presidente Crocetta a margine di una conferenza stampa a Palazzo d’Orleans. “Non si può agitare lo spauracchio delle marchette elettorali – continua Turano – per mortificare ulteriormente il lavoro del Parlamento dopo che il governo regionale ha depositato la finanziaria in ritardo, ha portato una manovra aggiuntiva e ha costretto la conferenza dei capigruppo a riprogrammare i lavori”. “E’ inaccettabile – conclude il capogruppo dei centristi – e non lo permetteremo

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