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Rinasce in Sicilia l'associazione Granatieri di Sardegna

PALERMO. È stato presentato ufficialmente a Palazzo dei Normanni il centro regionale con annesse le sezioni di Palermo, Catania e Caltanissetta, dell'Associazione nazionale dei Granatieri di Sardegna.

Dopo circa 20 anni l'associazione d'Arma fa ritorno in Sicilia grazie all'impegno e alla volontà di alcuni granatieri in congedo con lo scopo di non far dimenticare la storia di quell'arma voluta dal Re Vittorio Amedeo nel 1659 quando ordinò di potenziare il reggimento delle guardie con soldati scelti, incaricati di andare in trincea contro il nemico utilizzando piccoli ordigni chiamati granate.

Presenti alla cerimonia di insediamento oltre a diverse autorità civili e militari, i generali dei Granatieri di Sardegna Giovanni Garassino e Antonino Torre, il vice Presidente dell'Ars Giuseppe Lupo, l'Assessore comunale all'Ambiente Sergio Marino.

«Si parla molto di Sud ma non di insularità - ha spiegato Lupo - un tema che la politica deve affrontare , ed oggi parlare dei Granatieri, dei legami con la Sardegna, dei valori della nostra patria non può che farci inorgoglire».

«Anche se sono passati 106 anni da quel lontano 1911 quando a Milano fu costituita l'associazione - spiega Il presidente Nazionale di Granatieri Giovanni Garassino - si sono mantenuti i sentimenti di fraternità e di solidarietà nati dall'adempimento del dovere verso la Patria». A spiegare la volontà di ricostituire l'associazione il neo presidente regionale della Sicilia Sandro Terrani:

«Lo spirito di servizio che ci è stato impartito durante l'anno di militare è sempre stato molto profondo ed oggi un gruppo di fratelli ha deciso di non dimenticare quegli anni e di tenere vivi i più elevati ideali nazionali nati dall'adempimento del comune dovere verso la patria».

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