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Riecco la musica di Ivan Graziani: triplo cofanetto "rock" a 20 anni dalla morte

Ivan Graziani è morto il 1º gennaio del 1997, all'età di 51 anni, per via di un tumore al colon

ROMA. «Questa antologia rappresenta la terza anima di Ivan: si è sempre parlato della sua anima rock e di quella melodica: ora con questo lavoro vogliamo raccontare quanto fosse complessa la sua personalità e quanto la sua musica fosse in anticipo sui tempi».

Anna Bischi Graziani, la vedova di Ivan e custode appassionata della sua eredità musicale, descrive così «Rock e ballate per quattro stagioni», un triplo cofanetto che uscirà domani, a vent'anni dalla prematura scomparsa, e che contiene, oltre a due cd antologici con il «best of» e diverse chicche, «Per sempre Ivan», l'album pubblicato postumo e prodotto da Renato Zero a cui hanno collaborato anche Antonello Venditti, Biagio Antonacci, Umberto Tozzi, Alex Baroni, Filippo Grazianiundici tracce in tutto, scritte da Graziani.

Un progetto da collezionisti, curato da Daniele Mignardi insieme ad Anna Graziani, in cui si ascoltano tutti i brani più famosi insieme a qualche rarità, prima tra tutte l'introvabile «Canzone senza inganni», incisa con Ron e Goran Kuzminac, «Il tamburino», l'unica cover del repertorio del cantautore abruzzese, versione italiana di «The Little Drummer Boy», celeberrimo brano natalizio dei Trapp Family Singers che vanta centinaia di interpretazioni compresa quella della coppia super star Bing Crosby-David Bowie, oltre a «Ugo l'italiano», inserita per la prima volta in una compilation.

«C'è una cosa che voglio dire - prosegue Anna Graziani - ho aspettato molti anni prima di trovare l'occasione di pubblicare un'antologia di questo genere. Non ricordo più quante volte sono andata a Roma a bussare alle porte dell'Rca per parlare delle canzoni di mio marito. E sempre mi veniva risposto: 'Non è il momento di Ivan, adesso è il momento di ... ' e c'era sempre qualche altro nome cui veniva data la precedenza. Ora finalmente speriamo sia arrivato il momento di Ivan».

Personaggio poco avvezzo ai compromessi e sfuggente alle catalogazioni, Ivan Graziani - nel booklet del cofanetto sono contenute anche immagini che testimoniano del suo talento di illustratore fumettista - in vita non ha ottenuto le soddisfazioni che meritava ma dopo la sua morte è diventato una fonte di ispirazione per le nuove generazioni.

«Se devo cercare una risposta alla domanda sul perchè Ivan non abbia avuto il giusto riconoscimento credo che le ragioni siano essenzialmente due: la prima è che era in anticipo sui tempi. All'epoca i media non erano pronti a recepire quel tipo di ironia e canzoni che parlavano di omosessualità, violenza sulle donne, la pazzia. La seconda è la sua assoluta indisponibilità a scendere a compromessi. Non ha mai avuto un buon rapporto con le regole dell'industria. Posso raccontare un aneddoto. Quando ero incinta di Filippo un importante giornale ci offrì un compenso importante per realizzare un servizio fotografico con Ivan appoggiato al mio pancione scoperto. Apriti cielo! Non ne volle nemmeno parlare così, a parte i soldi, da allora i rapporti con quel giornale non è che furono idilliaci. Poi ammettiamolo: non aveva un carattere così facile, era un lupo del Gran Sasso e al tempo stesso un'anima pura, incapace di fare scelte per interesse».

Il cofanetto uscirà anche in edicola in una versione con due cd e una diversa copertina: si intitolerà «Per sempre Ivan - Deluxe edition» e conterrà l'album omonimo e un cd antologico con 18 brani.

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