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Autobomba esplode a Mogadiscio, sparatoria in hotel: 28 le vittime

L'hotel Dayah di Mogadiscio dopo l'esplosione di un'autobomba

MOGADISCIO. È salito a 28 morti il bilancio dell'attacco odierno ad un hotel a Mogadiscio attribuito ai fondamentalisti islamici somali al Shabaab. Lo rendono noto i servizi di pronto soccorso. Lo scrive Fox News su Twitter. Nel bilancio precedente si parlava di almeno 13 morti.

Uomini armati, ha reso noto un alto funzionario di polizia, Mohamed Hussein, hanno fatto irruzione nell'hotel dopo l'esplosione di un'autobomba davanti al cancello dell'edificio.

In quel momento nell'hotel c'erano decine di persone, inclusi alcuni parlamentari. L'attacco non e' stato ancora rivendicato.

I sopravvissuti hanno raccontato le scene caotiche seguite all'irruzione nell'albergo, molto frequentato da funzionari governativi e da politici. Gli ospiti hanno cercato scampo nascondendosi sotto ai letti, mentre altri sono saltati dalle finestre dell'edificio, che ha quattro piani.

Un capo tribù ha detto che gli assalitori «buttavano giù le porte delle stanze a calci e, facendo finta di essere squadre di soccorso, dicevano alle persone di uscire per poi ucciderle». Anche due capi tribù figurerebbero tra le vittime.

Secondo il capitano Mohammed Hussein, decine di persone, compresi deputati, si trovavano nell'hotel al momento dell'attacco, cominciato con l'esplosione di un'autobomba all'ingresso. Un incendio è scoppiato in un vicino centro commerciale. Al Shabaab spesso prende di mira hotel nella capitale somala. A giugno ad essere colpito era stato il Nasa-Hablod hotel con un bilancio di 14 morti. Due settimane prima all'Ambassador hotel erano state uccise 15 persone, tra cui due parlamentari.

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