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Monito del Papa contro la mafia: "Il denaro insanguinato produce potere iniquo"

CITTA' DEL VATICANO. Dio tocchi «il cuore degli uomini e delle donne delle diverse mafie, affinchè si fermino, smettano di fare il male, si convertano e cambino vita. Il denaro degli affari sporchi e dei delitti mafiosi è denaro insanguinato e produce un potere iniquo».

Lo denuncia il Papa nella udienza ai membri della Direzione antimafia e antiterrorismo, ricordando a magistrati, cittadini e società, che la mafia, «quale espressione di una cultura di morte, è da osteggiare e da combattere» e «si oppone al Vangelo».

«La società - ha detto il Papa ai membri della Direzione antimafia e antiterrorismo - ha bisogno di essere risanata dalla corruzione, dalle estorsioni, dal traffico illecito di stupefacenti e di armi, dalla tratta di esseri umani, tra cui tanti bambini, ridotti in schiavitù.

Sono autentiche piaghe sociali e, al tempo stesso, sfide globali che la collettività internazionale è chiamata ad affrontare con determinazione». Il Papa ha anche chiesto di combattere «il contrabbando di migranti».

«Ho appreso - ha detto - che la vostra attività di contrasto del crimine viene opportunamente svolta in collaborazione con i colleghi di altri Stati. Tale lavoro, realizzato in sinergia e con mezzi efficaci, costituisce un argine efficace e un presidio di sicurezza per la collettività».

Mafia, camorra e 'ndrangheta, ha ricordato, «sfruttando carenze economiche, sociali e politiche, trovano un terreno fertile per realizzare i loro deplorevoli progetti». E il terrorismo assume «un aspetto cosmopolita e devastante».

Il Papa di fronte ai membri della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, ha poi ricordato che il terrorismo «sta assumendo sempre più un aspetto cosmopolita e devastante».

«Desidero esprimervi - ha detto - il mio apprezzamento e il mio incoraggiamento per la vostra attività, difficile e rischiosa, ma quanto mai indispensabile per il riscatto e la liberazione dal potere delle associazioni criminali, che si rendono responsabili di violenze e sopraffazioni macchiate da sangue umano». «

Vi esorto - ha incoraggiato papa Francesco - a dedicare ogni sforzo specialmente nel contrasto della tratta di persone e del contrabbando dei migranti: questi sono reati gravissimi che colpiscono i più deboli fra i deboli!

Al riguardo, è necessario incrementare le attività di tutela delle vittime, prevedendo assistenza legale e sociale di questi nostri fratelli e sorelle in cerca di pace e di futuro. Quanti fuggono dai propri Paesi a causa della guerra, delle violenze e delle persecuzioni hanno diritto di trovare adeguata accoglienza e idonea protezione nei Paesi che si definiscono civili».

«A complemento e rafforzamento della vostra preziosa opera di repressione, occorrono interventi educativi di ampio respiro, rivolti in particolare alle nuove generazioni.

A tale scopo, le diverse agenzie educative, tra cui famiglie, scuole, comunità cristiane, realtà sportive e culturali, sono chiamate a favorire una coscienza di moralità e di legalità orientata a modelli di vita onesti, pacifici e solidali che a poco a poco vincano il male e spianino la strada al bene.

Si tratta di partire dalle coscienze, per risanare i propositi, le scelte, gli atteggiamenti dei singoli, così che il tessuto sociale si apra alla speranza di un mondo migliore».

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