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La Juve cade a Firenze, vince la Roma: ad un punto dalla vetta

Udinese-Roma - Foto Ansa

ROMA. La Juventus cade a Firenze e la Roma si porta a un punto dalla vetta. I giallorossi, cambiata pelle, ottengono con giudizio e disciplina il secondo successo di misura in trasferta, con l'Udinese, pur con molte defezioni e uno Dzeko che ha mandato alle stelle un rigore e ha sbagliato altre ghiotte occasioni.

La classifica dietro rimane inalterata perche' il Napoli nella ripresa prende le misure del Pescara con facilità, si avvicina ai bianconeri (a -4) e mantiene un punto di vantaggio sulla Lazio che ha il compito piu' difficile, quello di regolare l'Atalanta: ci riesce alla distanza e in recupero al termine di una gara godibile, animata e spettacolare.

A mettere ko la Juventus ci pensa una Fiorentina tosta con Kalinic e Badelj che approfitta della brutta serata della capolista che torna in partita troppo tardi dopo il 2-1 firmato da Higuain. Gli esperti Matri e Borriello con una doppietta trascinano al successo Sassuolo e Cagliari mentre la Samp non riesce a sfondare il muro dell'Empoli che recrimina per un rigore non trasformato da Mchedlidze.

Solita partenza vigorosa della Roma che Spalletti ha reso meno bella ma piu' solida: fioccano le occasioni a Udine e il gol di Nainggolan al 12' fotografa la supremazia iniziale. Poi Dzeko manda alle stelle un rigore per mani di Faraone e i friulani rientrano in partita. Szczesny sbroglia un paio di situazioni e la Roma controlla e gestisce il vantaggio anche con l'ausilio del ritorno in campo di Totti, al suo venticinquesimo anno solare in serie A.

Il bosniaco non e' in giornata e fallisce varie occasioni per chiudere la gara che viene comunque portata a compimento senza ulteriori scossoni. Non c'e' Maradona sugli spalti del San Paolo e il Napoli se la prende comoda: il Pescara si batte con caparbieta' e contiene attacchi poco concreti. Ma in avvio di ripresa i partenopei sbrigano la pratica in 4': prima un colpo di testa di Tonelli (al secondo centro consecutivo) poi uno spunto felice di Hamsik indirizzano la gara e per gli abruzzesi e' notte fonda. Il Pescara lamenta anche molte assenze e non riesce piu' a contenere i partenopei che chiudono il conto col solito Mertens poi un rigore di Caprari premia la buona volonta' degli ospiti.

Bella e tosta, come secondo le previsioni, la sfida tra Lazio e Atalanta, due realta' concrete del torneo. Occasioni, bel gioco, animosita' in giuste dosi con gli ospiti che passano con Petagna su spunto di Freuler in un primo tempo in cui giocano meglio. Il pari viene nel recupero, dopo l'espulsione per proteste di Inzaghi, con un magistrale colpo di testa di Milinkovic. L'Atalanta spreca con Kurtic e Gomez ma poi Berisha travolge Immobile che trasforma il rigore siglando l'11/o centro stagionale. Altre occasioni per entrambe le squadre impreziosiscono una partita di alto livello che si chiude con l'espulsione anche dell'altro tecnico, Gasperini, che a fine partita se la prende con Pairetto jr: "mi minacciava d'espulsione dal 1', ci vuole piu' rispetto, se gli arbitri lo chiedono a noi...".

Il Sassuolo si allontana dalla zona retrocessione lasciando nei guai il Palermo che regola 4-1 visto che i siciliani non sfruttano il vantaggio di Quaison. A trascinare la squadra di casa e' Berardi che, dopo il lungo infortunio, torna a farsi valere, ma a segnare e' l'esperto Matri che sigla una doppietta dopo oltre un anno. A completare la festa ci pensano Ragusa e Politano.

Un altro veterano, Borriello, trascina con una doppietta il Cagliari che travolge 4-1 il Genoa nonostante il vantaggio di Simeone. I sardi dopo 3 sconfitte tornano al successo con una gara spumeggiante, ma Juric, al quarto ko di fila, deve cominciare a preoccuparsi. L'Empoli strappa un pari in casa della Sampdoria che alla distanza ha avuto occasioni importanti con Muriel, a secco da due mesi. Ma i toscani sprecano un rigore grazie alla superba parata di Puggioni, anche se continuano a stare relativamente tranquilli considerando l'ampio margine su Palermo, Pescara e Crotone che sembrano avviati ad un'inevitabile retrocessione.

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