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La De Filippi a "Chi": "E' vero, condurrò Sanremo" ma Maria frena gli entusiasmi

ROMA. «Caro Carlo, accetto il tuo invito, sarò a Sanremo», così Maria De Filippi ha dato il suo sì per condurre il Festival accanto a Carlo Conti.

Lo scrive il settimanale «Chi» nel numero in edicola da domani, 11 gennaio, in un articolo nel quale svela in esclusiva i retroscena della trattativa segreta durata quasi un anno.

Il settimanale diretto da Alfonso Signorini anticipa anche i nomi dei primi ospiti certi: Tiziano Ferro, Zucchero, Giorgia, Paola Cortellesi e Miriam Leone. In trattativa Marco Mengoni e Maurizio Crozza.

Tuttavia, la De Filippi frena gli entusiasmi:

«Alfonso Signorini è sicuramente un grande direttore di giornale - ha fatto sapere la conduttrice - perchè riesce, attribuendomi una conversazione immaginaria tra me e Carlo Conti peraltro mai avvenuta e tantomeno mai dichiarata al giornalista di 'Chi', ad anticipare un ipotetico sì alla mia presenza a Sanremo. Domani ci sarà la conferenza stampa di Sanremo e se sarò presente al Festival sarò presente lì e le conversazioni non saranno più immaginarie ma reali».

Così la conduttrice commenta le indiscrezioni del settimanale che danno per certo l'ok al festival.

«Complimentandomi con Signorini - conclude De Filippi - gli auguro grandi vendite per lui e la Mondadori grazie a questo scoop immaginario e suggestivo».

Tra i big internazionali il settimanale fa i nomi di Ed Sheeran e Stevie Wonder. La trattativa per portare De Filippi sul palco di Sanremo, scrive Chi, è iniziata dieci mesi con una telefonata di Conti alla quale De Filippi ha risposto «Un attimo, ci penso».

La prima persona a cui si è rivolta per discutere della proposta è stato il marito Maurizio Costanzo, «Vai, buttati, e che sarà mai», la risposta di Costanzo. A questo punto Maria ne ha parlato con l'editore, Pier Silvio Berlusconi che ha dato il via libera.

Carlo Conti e Maria De Filippi, scrive ancora il settimanale Chi, si troveranno a Sanremo una settimana prima che inizi il Festival per decidere quello che succederà sul palco.

A Conti spetterà la parte «classica»di annuncio delle canzoni, la liturgia sanremese, mentre quello che farà Maria sarà tutto da scoprire. Di certo con loro sul palco non ci saranno altre presenze fisse.

LA REPLICA DELLA RAI. La Rai «ha verificato che tutti i retroscena sul Festival di Sanremo riportati dal settimanale "Chi" e anticipati da alcune agenzie di stampa sono frutto di fantasia».

«L'azienda - spiega una nota di Viale Mazzini - ha constatato che le conversazioni in oggetto non sono mai avvenute, così come già dichiarato dalla stessa Maria De Filippi in una nota di smentita. Tutte le comunicazioni ufficiali sulla prossima edizione saranno rilasciate domani nel corso della consueta conferenza stampa di presentazione che si terrà al "Teatro del Casino" alle ore 12 con i protagonisti del Festival».

SIGNORINI: HO FATTO IL MIO LAVORO. «Sanremo è Sanremo e io ho fatto il mio lavoro: domani Chi sarà in edicola con la notizia del giorno, mentre Maria De Filippi, che sta andando a Bordighera, annuncerà la sua conduzione con Carlo Conti». Alfonso Signorini si dice «divertito» dalle reazioni alle indiscrezioni sul festival lanciate dal settimanale che dirige.

Ma replica all'ANSA anche a Giancarlo Leone, che ha parlato di intervista "fake" alla De Filippi: «Non abbiamo mai parlato di un'intervista alla conduttrice: ho usato in copertina la formula 'Accetto l'invitò che è quella usata da vent'anni da Maria a C'è posta per te. È uno scandalo? Sono ben contento di averlo scatenato».

«So bene come funzionano i giochi: prima della conferenza stampa - sottolinea Signorini - la Rai chiede il massimo riserbo sull'evento. È per questo che, pur parlando quotidianamente con Maria, non ho neanche provato a chiederle conferma.

Una cosa è certa però: la mia ricostruzione è di prima mano, perchè con le persone ci parlo. Se poi Conti, Leone, la Rai si indignano per il tempismo con cui ho bruciato la conferenza di domani, ricordo loro che sono il direttore di un giornale e sono pagato per fare il mio lavoro e per vendere il mio prodotto. Se non l'avessi fatto, non sarei stato un buon direttore».

«Insomma - conclude Signorini - ringrazio la De Filippi che mi ha definito 'un grande direttore di giornalè e me la rido. Ancora una volta "Chi" è sul pezzo».

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