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Primarie centrodestra, Meloni si candida: sì al Mattarellum

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia

ROMA. «Qui tutti fanno finta che in campo ci siano soltanto Pd e Movimento 5 Stelle: non hanno capito niente, la destra c'è e gioca per vincere». Così la leader di FdI Giorgia Meloni, che in un'intervista a Qn torna a chiedere le primarie, a cui si candida, e un rapido ritorno alle urne.

Per Meloni i margini per riunire il centrodestra ci sono. «Le tre cose su cui bisogna ritrovarsi sono un posizionamento chiaro, se si fa parte del centrodestra non si può 'inciuciarè con il centrosinistra. Serve un programma definito sulle questioni più importanti che abbiamo di fronte, dai migranti alla pressione fiscale al rapporto con l'Europa. Infine c'è bisogno di una convergenza su un metodo di selezione democratico della classe dirigente».

I leader, evidenzia Meloni, «non si nominano, devono essere eletti democraticamente con le primarie. Con determinazione, dico che mi candido, e con umiltà aggiungo che se vincesse un altro accetterei di fare campagna elettorale per lui purchè non si imponga con metodi superati». Come legge elettorale Meloni spiega di sostenere «il sindaco d'Italia, con l'elezione diretta del capo dell'esecutivo».

Il Mattarellum , dice, «non è il mio sistema. Però sono disponibile anche sul Mattarellum, se Renzi mi dice che mi consente di andare a votare subito. Gli italiani hanno il diritto di scegliere il governo. Siamo al quarto esecutivo non eletto e questo di Gentiloni - sostiene - è peggio dei precedenti, perchè contraddice quanto detto dagli elettori nella consultazione referendaria».

Sulle alleanze, «sono pronta anche ad accettare una federazione, se serve per vincere».

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