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Non solo per la donna in carriera, quando il tailleur diventa sexy

PALERMO. Ne sono passati di anni da quando a Melanie Griffith bastava indossare un tailleur per diventare Una donna in carriera.

Questo capo, associato generalmente ad un’immagine lavorativa non ha vissuto nell’ultimo decennio un grande rilievo.

Persino nella politica ed in tv, tra le presentatrici di tg, molte sono le deroghe a favore di indumenti più leggeri, meno castigati che esaltano di più la figura e la femminilità. E questo può avere due letture, una in positivo, la donna non ha più bisogno di dimostrare di essere seria attraverso dei vestiti nella propria professione o, al contrario, che un look un po’ più sexy ormai aiuta in ogni campo.

Dalla vita reale alle passerelle, dopo una dominazione del tailleur pantaloni, dal 2016 si sono riaffacciati anche quelli con la gonna.

L’attuale stagione autunno-inverno, infatti, ha decretato il ritorno dei completi formali, non solo degli suits maschili. Il due pezzi emblema del vero stile da signora, si rinnova e si reinventa, pur rimanendo sempre classy e chic. È classico quello firmato da Chanel, sebbene, in tessuto morbido; in pelle, grintoso ma lineare e minimal, quello di Calvin Klein; misterioso, femminile ed elegante il tailleur di Christian Dior con l'iconica Bar Jacket. Un pezzo che ha fatto scuola, era il 1947, quando Christian Dior, con la sua prima collezione haute couture, rivoluzionò la storia del fashion system per sempre. Grazie alle forme, nei tessuti e nelle strutture degli abiti, che contrastavano con lo stile rigido e lineare dettato dalla guerra, rivoluzionandolo. Introdusse allora la Bar Jacket, con curve modellate, vita segnata e una silhouette a clessidra, che accentuava il busto e fianchi imbottiti. Il nome stesso sottintendeva che era destinata al pomeriggio, all'ora del cocktail negli alberghi, bon ton e très chic.

Segue la linea a clessidra ma in modo esplosivo, anche la stilista Barbara La Lia che, per l’estate del 2017, ha disegnato una collezione di tailleur con giacche che perdono pezzi in nome della seduzione. È stata presentata a Palermo al Gran Galà della Moda, del patron Luca Rasa, dopo i fasti della Fashion Week di Montecarlo. Dalla spalla al sottogiacca, le creazioni sartoriali della stilista di Misilmeri valorizzano la parte femminile della donna, senza indulgere o ammiccare, in un crogiuolo di forme innovative. Il tailleur monospalla, gonna stretta sopra il ginocchio e giacca che appunto scopre una spalla. Una soluzione in jeans dal colore metallizzato, per una donna che al fascino un po’ eccentrico sa abbinare l’appeal dettato dall’eleganza. Il corpetto color arancio a tre bottoni si presta per un’altra soluzione originale di tailleur, con i richiami della natura e le tonalità della Sicilia a ingentilire la generosa scollatura. E la giacca decorata con ampio scollo a “V” si abbina alla gonna corta, ancora una volta dalle tonalità “metal”.

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