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Africa e Asia sono i continenti più bersagliati dai fulmini

ROMA. È l'Africa il continente più bersagliato dai fulmini, immediatamente seguito dall'Asia.

Il Sud America si classifica al terzo posto, anche se è proprio lì, in Venezuela, che si trova il luogo della Terra in cui i fulmini si abbattano con una frequenza davvero straordinaria, pari a 233 per chilometro quadrato: è il lago di Maracaibo.

Anche il Congo sembra avere la più alta densità di luoghi nei quali si abbattono regolarmente i fulmini. È quanto emerge dalla classifica basata sui dati del satellite Tropical Rainfall Measurement, della Nasa. Anticipata nel maggio scorso, è stata ora aggiornata e pubblicata nel Bollettino della Società Americana di Meteorologia.

Coordinata da Rachel Albrecht, che lavora fra l'università brasiliana di San Paolo e quella americana del Maryland, la ricerca conferma inoltre che i fulmini tendono a cadere di più sulla terraferma che sugli oceani, in estate più che in inverno, e che i picchi si registrano tra mezzogiorno e le 18.

La classifica, stilata sui dati raccolti dal satellite americano nell'arco di 16 anni, contiene l'elenco delle 500 località della Terra più colpite dai fulmini: dopo Africa e Sud America, la maggior parte di esse si concentra in Asia, Nord America e Oceania. Ambositra, in Madagascar, è all'ultimo posto nella classifica, nella quale non compare l'Europa.

Oltre la metà dei luoghi più colpiti dai fulmini (ben 283) si trovano in Africa Centrale, dove il bacino del Congo attira ben 205 fulmini per chilometro quadrato. In Asia ci sono invece 87 'punti caldi', mentre in Sud America 67. Segue il Nord America con 53.

Il primato però spetta al lago venezuelano Maracaibo, che ha geografia e clima ideali per lo sviluppo dei temporali.

Questo lago che è il più grande del Sud America, si trova nella parte più settentrionale delle Ande, ed è circondato dalle montagne.

Sono proprio le brezze di montagna che portano sul lago aria calda e umida che fa formare circa 300 temporali all'anno, quasi tutti di notte (tra la mezzanotte e le 5 del mattino), con un picco nel mese di settembre.

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