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Usa, espulsi 35 007 russi. Mosca: "Via diplomatici americani"

WASHINGTON. E' dura la risposta Usa agli hackeraggi russi che hanno interferito nelle presidenziali americane con lo scopo di favorire l'elezione di Donald Trump. Con una decisione senza precedenti, Barack Obama ha disposto sanzioni direttamente contro le due principali intelligence russe, il Gru e l'Fsb, il primo per lo spionaggio militare all'estero e l'altro per il controspionaggio.

Colpiti anche quattro ufficiali del Gru e tre società che hanno fornito supporto materiale alle cyber operazioni della stessa intelligence. In tutto nove tra entità e individui. Inoltre il ministero del tesoro designerà due russi per l'uso di mezzi cibernetici che consentono di rubare fondi e informazioni personali. Il dipartimento di Stato, invece, ha espulso come persone non grate 35 funzionari russi operanti negli Usa che ''hanno agito in modo incoerente con il loro status diplomatico o consolare'', probabilmente per essere stati coinvolti in attività di intelligence sotto copertura diplomatica, dato che il comunicato della Casa Bianca parla di ''operativi dell'intelligence russa".

Hanno 72 ore di tempo per lasciare gli Usa, insieme ai loro famigliari. Chiusi anche due complessi ricreativi di proprietà del governo russo a New York e in Maryland, usati per scopi di spionaggio. Infine, il dipartimento dell' Homeland Security e l'Fbi stanno rilasciando informazioni tecniche declassificate sulle attività informatiche dell' intelligence militare e civile russa per consentire di individuarle e stroncarle negli Usa e all'estero.

E sul caso arriva il commento di Donald Trump: "Nell'interesse del nostro Paese e del suo grande popolo, la prossima settimana incontrerò i leader della comunità dell'intelligence russa per essere aggiornato sui fatti di questa situazione. 'E' tempo per il nostro Paese di procedere verso cose migliori e più grandi'".

Immediata la reazione di Mosca che già ieri aveva promesso "misure di ritorsione". Questa mattina è stata diffusa la notizia che le autorità russe avrebbero  chiuso la scuola anglo-americana di Mosca (frequentata anche da bambini del personale d'ambasciata britannico e canadese, ma anche da ragazzi di altre nazionalita') come prima reazione alle sanzioni Usa per i presunti hackeraggi durante le elezioni americane. Lo ha riferito la Cnn, ma è poi arrivata la smentita.  "E' una menzogna". La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova commenta così su Facebook la notizia diffusa dalla CNN. "Evidentemente la Casa Bianca è impazzita completamente e ha iniziato a inventare sanzioni contro i propri bambini". "CNN e altri media occidentali, citando fondi ufficiali americane, hanno nuovamente diffuso informazioni non attendibili", ha concluso.

Il ministero degli Esteri russo (Mid), intanto, ha inviato al presidente Vladimir Putin una lista di 35 diplomatici Usa da dichiarare persona non grata - 31 a Mosca e 4 a San Pietroburgo. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov citato dalla Tass. "Agiremo secondo il principio di reciprocità", ha sottolineato. Il Mid propone anche di vietare agli Usa l'uso "di due strutture a Mosca".

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