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Parma, un albanese alle primarie: sarebbe il primo sindaco immigrato

Gentian Alimadhi, candidato alle primarie di Parma

PARMA. L'obiettivo è dichiarato: essere il primo sindaco d'Italia "immigrato dall'Albania" e per farlo si è candidato alle primarie del centrosinistra a Parma, in vista delle comunali 2017.

Gentian Alimadhi, 44 anni, cittadino italiano da sei, sposato, due figli, è avvocato ma con un passato comune a molti immigrati dal Paese delle aquile, arrivato clandestino nel 1993 su un barcone approdato in Puglia.

Alle primarie sfiderà il capogruppo Pd in Consiglio comunale Nicola Dall'Olio, poi Dario Costi, Paolo Scarpa e Francesco Samuele. Lui però vanta il consenso pressochè unanime della Consulta degli stranieri e quello della comunità albanese che a Parma conta 8.000 persone, molti già cittadini italiani e quasi tutti, anche se non possono votare alle comunali, hanno i requisiti per le primarie.

Alle ultime primarie del centrosinistra, nel 2012, votarono 8.400 persone: è chiaro dunque che Alimadhi ci sta davvero facendo un pensierino. Per Parma, dopo Pizzarotti primo grillino, è la volta del primo sindaco immigrato?

Gentian Alimadhi ha passato i suoi primi anni in Italia lavorando di giorno in fabbrica e studiando la notte sino a laurearsi in giurisprudenza. A Parma è diventato poi primo animatore della locale comunità albanese, come presidente dell'associazione Scanderbeg, tanto da ricevere nel 2011, a pochi mesi dal conseguimento della cittadinanza italiana, il premio Sant'Ilario, il massimo riconoscimento civico del comune di Parma.

Negli ultimi mesi si è impegnato nell'associazione 'Libertà uguale" a favore del Sì al referendum costituzionale, ma non ha mai avuto tessere di partito e alle prossime primarie si presenta "da civico".

La sua forza è quella di essere «parmigiano per scelta perchè Parma - dice - mi ha dato la possibilità di realizzare i miei progetti. Volevo la mia rivincita e qui l'ho ottenuta».

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