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Troppo vento, funivia bloccata a Cervinia: a bordo 130 persone

AOSTA. Sta procedendo senza intoppi ma con  lentezza, soprattutto a causa del vento e del buio,  l'evacuazione dalle cabine a 12 posti di Cervinia bloccate da  metà pomeriggio a causa di un guasto all'impianto. Per i 130  passeggeri una vigilia di Natale di paura anche se 50 di loro  sono già stati tratti in salvo. Nella zona la temperatura è in  questo momento di circa zero gradi, superiore alla media  stagionale.

Per questo motivo l'eventuale protrarsi della  permanenza degli sciatori nelle telecabine non preoccupa i  soccorritori.   Da metà pomeriggio le forti raffiche di vento non permettono  alla linea che collega le stazioni di Plan Maison (2.550 metri)  e Cime bianche laghi (2.800 metri) di mettersi in moto e neppure  all'elicottero dei soccorritori di avvicinarsi. Così si è resa  necessaria l'evacuazione attraverso i piloni: le operazioni  procedono anche con l'oscurità e - salvo imprevisti - dovrebbero  concludersi nelle prossime ore: i passeggeri di quattro cabine  sono già stati portati a terra.

Si tratta di «procedure collaudate», fa sapere il Soccorso  alpino valdostano, che solo tre mesi fa ha svolto  un'esercitazione proprio per intervenire in casi analoghi. Alle  operazioni partecipano decine di uomini, anche del Soccorso  alpino della Guardia di finanza. Per renderle più rapide, è  stato chiesto l'intervento dei soccorritori dalla vicina  Svizzera, con l'elicottero di Air Zermatt.

Le guide raggiungono le cabine arrampicandosi sui piloni, per  poi calarsi lungo il cavo con delle carrucole. Infine scendono  sul tetto di ognuna, da dove calano a terra i passeggeri, nel  vuoto per 10-15 metri circa. In alcuni casi vengono accompagnati  a valle in fuoripista, in altri sono caricati sul gatto delle  nevi e portati a Plan Maison, da dove si raggiunge Cervinia con  un'altra telecabina.

«Ero sulla seggiovia del Cretaz quando, all'improvviso, si è  alzato un vento fortissimo. Erano circa le 15.30. In tanti anni  che vengo a Cervinia non ho mai visto una cosa simile», ha  raccontato all'ANSA Edilio Colaotto, turista di Genova che da  molti anni frequenta le montagne valdostane. «Cumuli di neve  alzati dal vento - prosegue - ci venivano contro. Ero sulla  seggiovia assieme ad un altro sciatore che si è aggrappato al  seggiolino mentre le folate ci facevano ondeggiare. La seggiovia  si fermava continuamente, alla fine, quando siamo arrivati in  cima, hanno chiuso l'impianto. Sono sceso a valle perchè non era  più possibile sciare».

La memoria va inevitabilmente all'8 settembre scorso, quando  la telecabina francese 'Panoramique Mont-Blanc' si era bloccata  per un guasto tra la stazione dell'Aiguille du midi e quella di  Punta Helbronner, al confine con l'Italia. A bordo c'erano oltre  100 persone: 34 di loro avevano dovuto trascorrere la notte  sospese in aria, venendo evacuate solo dopo 18 ore, con la  momentanea messa in moto dell'impianto. Ma la situazione a  Cervinia è diversa perchè, al contrario dell'impianto francese,  «tutte le cabine si possono raggiungere dal suolo», spiega il  maresciallo Massimiliano Giovannini, al comando della stazione  di Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Cervinia. La  speranza di tutti è di poter trascorrere il Natale in salvo, il  prima possibile.

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