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Metanolo scambiato per bevanda alcolica, salgono a 71 i morti in Siberia

MOSCA. Sale ad almeno 71 il numero delle persone morte a Irkutsk per aver bevuto, come se fosse una bevanda alcolica, una lozione per il bagno al biancospino che, a quanto pare, conteneva metanolo e non (o non soltanto) etanolo come indicato nella confezione: lo riferisce l'agenzia Interfax citando la portavoce delle autorità sanitarie regionali, Tatiana Lebedeva.

Altre 36 persone sono ricoverate in sei diversi ospedali, cinque sono state dimesse perché le loro condizioni di salute sono migliorate e altre cinque hanno lasciato gli ospedali di loro propria volontà.

Povertà e dipendenza da alcool: c'è questo mix micidiale dietro l'incidente di Irkutsk, in Siberia. A causare la strage è stata una lozione da bagno al biancospino che viene trangugiata come se si trattasse di una bevanda alcolica. Sì, perchè 'Boiarishnik' - questo il nome del prodotto - costa poco, circa 40 rubli cioè 60 centesimi di euro a bottiglia, e contiene alcol etilico.

Poco importa se sull'etichetta c'è scritto esplicitamente che non è destinato a essere bevuto, chi in Russia acquista un flacone di questa lozione spesso lo fa per bere spendendo poco e non per prepararsi un bagno rilassante.

Solo che a quanto pare questa volta è stata immessa nel mercato una partita di bottigliette - forse prodotte in una fabbrica clandestina - che non contenevano solo alcool etilico ma anche un altro alcool, che se bevuto diventa un terribile veleno: il metanolo.

La tragedia ha scosso la Russia e le autorità locali di Irkutsk - una città di 600.000 abitanti - hanno dichiarato lo stato di emergenza: il sindaco Dmitri Berdnikov ha chiesto di rafforzare i controlli e di informare la popolazione del pericolo dovuto alla possibile presenza di metanolo nella lozione, mentre le forze dell'ordine hanno ritirato due tonnellate di 'Boiarishnik' dai negozi e hanno fatto visita ad alcuni soggetti considerati a rischio per verificare che fosse tutto apposto.

Gli arresti sono stati almeno due. «È un'orribile tragedia», ha commentato il portavoce di Putin, sottolineando che «è necessario prendere provvedimenti». «È uno scandalo. È chiaro che bisogna porre fine a queste cose, bisogna proibire il ricorso a sostanze del genere», ha tuonato il premier russo Dmitri Medvedev.

Al di là delle parole di condanna, i numeri però dicono che negli ultimi tre anni in Russia, a causa della crisi economica, è aumentato il consumo improprio di prodotti contenenti etanolo. Secondo Vadim Drobiz, del Centro per lo studio del mercato dell'alcol, vi fanno ricorso tra 12 e 15 milioni di persone in Russia, cioè più del 10% della popolazione. E ad essere aumentata è la loro produzione, passata dai 5,69 milioni di litri del 2013 ai 20,25 del 2015. Si tratta di profumi, liquidi detergenti e lozioni da quattro soldi che vengono bevuti come se si trattasse di vodka. 'Boiarishnik', la lozione da bagno al biancospino, non è che uno dei liquidi più usati come «surrogato» delle bevande alcoliche: infatti contiene il 93% di etanolo. Ma buttare giù roba del genere comporta ovviamente gravissimi rischi per la salute. Persino peggiori dei danni provocati dall'abuso di alcool, una piaga che da tempo affligge la Russia ed è in prima fila tra i fattori che limitano la speranza di vita di un uomo russo ad appena 64 anni. Per cercare di sconfiggere questa pratica così deleteria c'è probabilmente un solo modo: ridurre la povertà.

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