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Riparte l'evacuazione ad Aleppo, oltre mille civili portati via

Attivisti indonesiani protestano davanti all'ambasciata Russia in Siria

ROMA. Oltre 1.000 persone sono state evacuate questa mattina, dopo forti ritardi, dalle ultime aree controllate dai ribelli ad Aleppo: lo hanno reso noto fonti mediche, secondo quanto scrive Al Arabiya che cita la stampa internazionale.

In contemporanea con la ripresa del trasferimento dei civili da Aleppo Est, dieci autobus hanno portato in salvo stamane i civili asserragliati nei villaggi sciiti di al-Foua e Kefraya, assediati dai miliziani anti-Assad.

Lo riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani (Ondus), organizzazione con sede in Gran Bretagna. L'evacuazione dei feriti e di altri civili da questi due villaggi sciiti era una pre-condizione, posta dal governo di Damasco e dai suoi alleato russi e sopratutto iraniani, per completare le operazioni di sgombro da Aleppo Est.

Intanto Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan hanno discusso della situazione in Siria e in particolare ad Aleppo, nonchè degli eventuali «negoziati tra il governo siriano e la cosiddetta opposizione moderata ad Astana», capitale del Kazakistan: lo ha fatto sapere ieri sera il Cremlino riferendo di una conversazione telefonica tra i presidenti di Russia e Turchia.

«Le parti - recita il comunicato del Cremlino - hanno espresso mutua soddisfazione per lo stretto coordinamento tra Russia e Turchia per promuovere una soluzione del conflitto siriano. I due presidenti si sono detti d'accordo per continuare i contatti su questa scia».

Sabato il presidente kazako Nursultan Nazarbayev, in una conversazione telefonica con Putin ed Erdogan, si è detto pronto a ospitare ad Astana le trattative tra il governo siriano di Bashar al Assad e le forze di opposizione.

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