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Da mamma lavoratrice a Mary Magdalene, tutto su Valentina Carnelutti

ROMA. Nel suo percorso d'attrice iniziato a 16 anni, Valentina Carnelutti è riuscita ad alternare con naturalezza grandi produzioni straniere fra le altre (Ocean's twelve, Hannibal), italiane (da La meglio gioventù a La pazza gioia) progetti indie, una prova da regista con il corto 'Recuiem' (2013) che ha vinto una quindicina di premi, senza dimenticare teatro e tv, dove sta per tornare. Infatti dopo l'implacabile e dark Veronica Colombo, in Squadra Antimafia, che le ha portato anche una grande popolarità, è una mamma lavoratrice, dolce e generosa in Amore, pensaci tu, serie comedy di Francesco Pavolini e Vincenzo Terracciano per Canale 5, in anteprima al Roma Fiction Fest.

Con lei nel cast corale, fra gli altri, Emilio Solfrizzi, Giulia Bevilacqua, Martina Stella, Filippo Nigro, Fabio Troiano e Giuliana De Sio.

Poi ancora cinema, con Lasciati andare di Francesco Amato, Emma di Silvio Soldini e Mary Magdalene di Garth Davis (Lion), ritratto di Maria Maddalena (Rooney Mara), con Joaquin Phoenix nei panni di Gesù, in fase di riprese in queste settimane in Italia.

Ispirata dall'australiana House Husbands, Amore, pensaci tu, ha al centro quattro famiglie con i papà a tempo pieno.

«Io sono Gemma, compagna di Luigi, interpretato da Solfrizzi, con cui ho una figlia di sette anni. Vivono con noi anche le sue due figlie adolescenti... e tutto questo porta una serie di rivoluzioni - dice -. Con Emilio, che ho conosciuto il primo giorno di riprese, c'è stata grande armonia, ci siamo molto aiutati».

Dopo tre anni «di sparatorie, guerra e tradimenti, in Squadra antimafia, mi sembrava bello calarmi in una realtà più morbida, dolce, comprensiva di Gemma, e pur amando il suo ruolo di madre, ritiene di avere il diritto di non rinunciare al suo lavoro di infermiera. E mi piaceva l'idea di mettere la mia esperienza di mamma (ha due figlie, ndr) al servizio di questo personaggio».

Figlia d'arte (il padre Francesco, grande attore e doppiatore, è scomparso l'anno scorso), è anche fra gli interpreti di due film italiani molto attesi nel 2017, sui quali però può ancora dire poco: la commedia Lasciati andare di Francesco Amato, con Toni Servillo nei panni di un famoso psicanalista che si trova a rivoluzionare la sua vita («l'incontro con Toni è stato molto bello e Francesco è un autore di grande sensibilità») , e 'Emma' di Silvio Soldini, con Adriano Giannini e Valeria Golino. È la storia, stando alla trama ufficiale su Filmitalia, di un pubblicitario (Giannini) travolto dall'amore, apparentemente impossibile, per Emma (Golino) donna non vedente con una grande forza d'animo.

«È stato un set rigenerante - dice -. Silvio oltre ad essere un grande regista trasmette una tranquillità, una calma e un buonumore che sono veramente contagiosi».

In Mary Magdalene di Garth Davis (che sta per debuttare nelle sale italiane con Lion) «interpreto invece una levatrice che ha un'intensa scena all'inizio del film, con Rooney Mara e un'altra bravissima attrice francese Ariane Labed - spiega -. Si sente la grande concentrazione e passione di tutti nel voler raccontare la storia di Maria Maddalena senza clichè e ritraendo con grande verità tutti i personaggi».

Reduce dal premio ad Afrodite Shorts per il corto in cui è coprotagonista, Il silenzio (passato anche a Cannes) ora le piacerebbe riprendere con una vera e propria tourneè, dopo il debutto nei Festival teatrali, il monologo scritto insieme a Lorenzo Declich, 'Non ho altro da aggiungerè, con la regia di Stefano Scherini, «sull'odissea vissuta da una donna siriana nel viaggio dal suo paese al Nord Europa».

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