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Bergamo vicesindaco in Campidoglio, Raggi: non sono commissariata

ROMA. "Non sono commissariata e mi sento ancora dentro il M5S". Passati i giorni più bui del suo mandato, dopo le dimissioni di Paola Muraro per un avviso di garanzia e l'arresto del fidato dirigente Raffaele Marra, Virginia Raggi torna a far sentire la sua voce. Lo fa, in mattinata, all'uscita dalla sua abitazione per andare a lavoro: "Se mi arriverà un avviso di garanzia? Valuterò".

Quasi in contemporanea Massimo Colomban, assessore alle partecipate, si sfila dalla corsa per la carica di vicesindaco. Il sostituto di Daniele Frongia sarà Luca Bergamo, assessore alla Cultura di Roma, con un profilo più tecnico. Colomban, l'imprenditore veneto, considerato vicino alla Casaleggio e in pole per rimpiazzare Frongia al fianco di Virginia Raggi, fa un passo indietro, che in però ha tutti i connotati di un passo di lato.

"Non ha il tempo e la disponibilità per assumere il ruolo di vicesindaco", come spiega all'ANSA, ma "ha dato comunque la propria disponibilità ad affiancare la sindaca nelle scelte organizzative e strategiche sia in Comune di Roma che nelle partecipate. Come imprenditore e tecnico - sottolinea - ho infatti assunto il ruolo di assessore alla riorganizzazione delle Partecipate" e quindi preferisco "completare questo compito, prima di assumere altri impegni gravosi e/o politici".

Se dunque lui sarà al fianco della prima cittadina, da assessore, senza condividere formalmente maggiori responsabilità politiche, vicesindaco diventa Luca Bergamo, il responsabile alla Crescita culturale di Roma con un passato orientato a sinistra. A sceglierlo, in serata, condividendo l'indicazione della sindaca, sono i consiglieri di maggioranza del M5S, gli stessi che non avrebbero trovato una quadra su Colomban.

Lo spettro del 'commissariamento' su Virginia Raggi appare attenuato. La sindaca avrà come 'secondo' un tecnico che proviene da ambienti completamenti diversi da quella destra che in tanti le imputano come pesante fardello. "Ringrazio Luca Bergamo per aver accettato l'incarico - commenta lei -. Continueremo a lavorare insieme per il cambiamento e il rinnovamento della nostra città".

Nella giornata cruciale della scelta sul post-Frongia, circola anche il nome di Andrea Mazzillo, attuale responsabile del Bilancio, come nuovo vicesindaco. Ma le sue quotazioni calano a stretto giro, forse per questioni di equilibri politici. Mazzillo è considerato molto legato alla Raggi e, dopo gli "errori" fatti e riconosciuti, si guarda altrove. Ad una figura più 'terza', meno politica e comunque gradita alla sindaca: Luca Bergamo.

Sfuma pure l'ipotesi di un'ascesa nell' esecutivo cittadino di Marcello De Vito, presidente dell'Aula Giulio Cesare. Con lui (notoriamente vicino alle posizioni di Roberta Lombardi) nei panni del vicesindaco le responsabilità del governo a Cinque Stelle in città si sarebbero allargate.

Ma per accettare il ruolo in un momento 'delicato' come questo, con il terremoto Marra alle spalle e la prospettiva di possibili sviluppi giudiziari per le inchieste che gravano sul Campidoglio, De Vito avrebbe chiesto precise garanzie su altri ruoli chiave dell'amministrazione. La quadra si è trovata così su Bergamo. Sono diverse però le caselle ancora da riempire in Campidoglio: dal posto di Raffaele Marra, già capo del personale, a quello di Salvatore Romeno, ex caposegreteria, fino al vertice del Gabinetto della sindaca.

Una nomina è invece arrivata prima del previsto quella del nuovo assessore all'Ambiente. Tramontata definitivamente l'ipotesi di un rientro di Paola Muraro, a guidare l'assessorato sarà Pinuccia Montanari. Già assessore a Reggio Emilia e Genova - patria di Beppe Grillo - si occupa da anni di informazione e ambiente e condivide l'impostazione dei pentastellati sui temi ambientali.

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