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Ue, fondi spesi dall'Italia per i migranti fuori dal Patto di stabilità

STRASBURGO. «Ci sono problemi gravosi nel Mediterraneo e non possiamo lasciare sola l'Italia nell'ambito della crisi migratoria». Così il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker in plenaria al Parlamento europeo.

«I fondi che l'Italia mette a disposizione per mitigare la crisi migratoria non possono rientrare nel patto di stabilità - ha ribadito Juncker - quanto l'Italia fa per i migranti, e fa molto, non deve portare a conseguenze negative in termini di bilancio per l'Italia».

Juncker ha anche ribadito l'importanza dell'accordo raggiunto con la Turchia evidenziando che "ci sentiamo vincolati ad applicarlo perchè funziona" come i numeri dimostrano.

In occasione del vertice di domani i leader saranno anche chiamati a fare il punto sulle iniziative messe in campo per combattere le cause dell'immigrazione, in particolare i cinque partneriati con i Paesi africani ma anche un'eventuale maggiore collaborazione con altri Paesi di origine e transito. Il presidente della Commissione ha quindi ricordato che il Fondo creato 'ad hoc' potrà arrivare, se tutti i Paesi rispetteranno i loro impegni, a mobilitare risorse per 88 miliardi di euro. "Se tutto funzionerà si potrà procedere rapidamente a ripristinare il pieno funzionamento di Dublino e Schengen"

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