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Qualità della vita, le città siciliane tra quelle in cui si vive peggio

Ben al di sotto della media nazionale con Caltanissetta (100°), Palermo (99°) e Siracusa (98°) in fondo alla classifica

ROMA. Aosta, per la terza volta in 27 anni, è la reginetta d'Italia per qualità della vita, la calabrese Vibo Valentia invece è  la peggiore. Le città siciliane? Non fanno bene neanche quest'anno, piazzandosi ben al di sotto della media nazionale, con Caltanissetta (100°), Palermo (99°) e Siracusa (98°)  in fondo alla classifica. Sono i risultati dell'indagine annuale del Sole24Ore, che misura la vivibilità nelle province italiane sulla base di vari indicatori.

Nessuna delle 9 province siciliane, sulle 110 analizzate dal Sole24 ore, è riuscita a piazzarsi nella prima metà della classifica. Ecco i risultati siciliani:

 Ragusa 82°, Enna 84°, Messina 88°,  Agrigento 90°, Trapani 91°, Catania 94°, Siracusa 98°, Palermo 99° e Caltanissetta 100°.

Sei i settori d'indagine: Affari, lavoro e innovazione; Reddito, risparmi e consumi; Ambiente, servizi e welfare; Demografia, famiglia, integrazione; Giustizia, sicurezza, reati; Cultura, tempo libero e partecipazione.

Anche da quest'ultima indagine, appare lampante il divario fra il Nord e il Sud del Paese. Mentre a registrare i risultati migliori sono ancora una volta le realtà medie o piccole.

A salire sul podio sono le "nordiche" Aosta, Milano (2°) e Trento (3°).  All'ultimo posto ancora una realtà del Mezzogiorno, Vibo Valentia. Al penultimo posto c'è Reggio Calabria (ultima nel 2015) e al terzultimo Caserta (108°).

Roma si posiziona al 13° posto, spinta dal valore del patrimonio immobiliare e dai flussi turistici legati al Giubileo. La Capitale recupera così 3 posizioni rispetto al piazzamento dello scorso anno.

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