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"Fuocoammare" in corsa agli Efa... guardando agli Oscar

ROMA. Chissà se Wroclaw porterà bene a Gianfranco Rosi e al suo 'Fuocoammare' in corsa nella categoria documentari alla 29esima edizione degli European Film Awards che si terrà proprio nella città polacca Capitale Europea della Cultura 2016.

Fuocoammare, appena entrato nella shortlist dei documentari agli Academy Awards, con una vittoria agli Efa dopo l'Orso d'oro a Berlino, avrebbe così un ulteriore volano per un Oscar da consegnare a quest'opera che racconta una Lampedusa, frontiera d'Europa, tra immigrazione e solidarietà.

Per l'Italia Gianfranco Rosi non sarà solo, ma ci saranno anche: S is for Stanley di Alex Infascelli (anch'esso nominato nella selezione per Documentario europeo 2016) e Valeria Bruni Tedeschi, candidata come miglior attrice per La pazza gioia di Paolo Virzì.

Nella cinquina dei film che concorrono per la miglior opera europea troviamo invece: 'Elle' di Paul Verhoeven, 'I, Daniel Blake' di Ken Loach, 'Julieta' di Pedro Almodovar, 'Room' di Lenny Abrahamson e 'Toni Erdmann' di Maren Ade.

Tutto si svolgerà al National Forum of Music (NFM) di Wroclaw, progettato da Kuryłowicz & Associates, un edificio multifunzionale che comprende una sala per concerti con 1800 posti a sedere tra platea, anfiteatro, coro e tre balconate.

La cerimonia prevede la presenza del compositore irlandese Stephen Rennicks, dell'attrice spagnola Adriana Ugarte, e degli attori Christian Berkel (Germania), Dave Johns (UK) e Trystan Pütter (Germania) in veste di "padrini" dei titoli nominati per la categoria "Film Europeo". Megastar della manifestazione, Pierce Brosnan che riceverà il premio Contributo Europeo al Cinema Mondial.

Tra gli ospiti della cerimonia ci saranno anche lo scenografo Benoît Barouh (Francia), il sound designer Dean Humphreys (UK), il make-up artist Waldemar Pokromski (Polonia) e il compositore italiano Giuliano Taviani, membri della giuria dei premi d'eccellenza.

Sul palco anche Wim Wenders, presidente dell'European Film Academy, i registi Susanne Bier (Danimarca), Volker Schlöndorff (Germania), Małgorzata Szumowska (Polonia), e il leggendario compositore polacco Zbigniew Preisner.

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