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La rivelazione choc di Tim Roth: "Io e mio padre stuprati da mio nonno"

LONDRA. Costretto a subire gli abusi di un nonno padrone e pedofilo, come suo padre prima di lui.

È una tragedia nella tragedia quella dell'infanzia di Tim Roth, svelata da lui stesso in un'intervista al Guardian in occasione della presentazione della nuova serie tv 'Rillington Place'.

L'attore e regista inglese, 55 anni, protagonista di film come Reservoir Dogs, Pulp Fiction o Rob Roy, aveva già raccontato in passato d'essere stato vittima di abusi sessuali. Ma per la prima volta punta ora il dito contro il nonno, rievocando la storia di un inferno familiare. Parlando del padre, un militante comunista uscito del partito negli anni '70 - dice - perchè «disgustato» da molestie che aveva visto consumarsi fra compagni, Roth dice:

«Mio padre fu violentato da bambino, la sua fu infanzia terribile e si è poi portato dietro tutta quella merda. Egli fu abusato e anche io sono stato abusato, ma non da lui. Sono stato violentato dal suo violentatore».

Infine la rivelazione più drammatica di Roth, con un richiamo al suo primo lavoro da regista, The War Zone, del 1999, in cui si narra proprio una vicenda di pedofilia familiare trasferita di generazione in generazione: l'orco e il tiranno di casa sua «fu il padre di mio padre, uno schifoso stupratore».

«Ma nessuno - conclude l'attore britannico - seppe cosa dire, nessuno seppe cosa fare. È per questo che ho girato The War Zone».

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