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Suso illude il Milan, Perisic salva l'Inter - Le immagini del derby

MILANO. Silvio Berlusconi sorride, forse un po' amaramente. Pioli corre fino alla metà campo esultando da tifoso vero. Il derby si decide all'ultimo respiro con la rete di Perisic sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Finisce 2-2, doppietta di Suso e momentaneo pari di Candreva. Un derby imprevedibile, ricco di emozioni e con un finale a sorpresa ma comunque giusto. I rossoneri con 26 punti agganciano la Roma al secondo posto.

L'Inter di Pioli strappa un punto che vale oro soprattutto per il morale, raggiungendo quota 18. Il presidente, che torna a San Siro otto mesi dopo l'ultima volta, sperava in un regalo del suo Milan prima di passare il testimone ai cinesi ma può comunque gioire per una classifica inaspettata a inizio campionato.

Il Milan di Montella è cinico e cattivo. Pioli ha ancora molto da lavorare per raggiungere l'obiettivo terzo posto ma può essere contento per il cuore e la grinta dei nerazzurri. L'Inter ha il merito di non aver mollato pur tra errori antichi. Il nuovo allenatore ha bisogno di tempo per dare continuità ad una squadra dal cammino tormentato. Pioli cambia tutto schiera Medel centrale difensivo, in avanti si affida a Icardi, che non brilla. Montella, senza Romagnoli, si affida a Gustavo Gomez, rinnova la fiducia a Bacca ma l'attaccante resta in ombra.

E' Suso a fare il bomber, con Bonaventura solito punto di riferimento. La partita è aspra. I nerazzurri nel primo tempo pressano alti e tengono il controllo ma sprecano troppo. Le squadre si affrontano a viso aperto, senza risparmiarsi. Al 4' affondo di Niang fermato con esperienza da Medel. Reagisce l'Inter al 14': passaggio rasoterra di Joao Mario, Icardi riesce a prolungare per Perisic che calcia debolmente centrale.

E' ancora il croato ad avere una chance al 23' ma il suo colpo di testa è a lato. Ci prova poi Kondogbia ma non è fortunato. Il Milan è in affanno e si limita a difendere puntando tutto sulle ripartenze. L'Inter è vivace ma poco cinica. Ancora Perisic al 35' spreca di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Al 37' Medel deve lasciare il campo per una distorsione al ginocchio destro e Pioli mette Murillo. Sul finale, il Milan costruisce due buone ripartenze con Bonaventura che approfitta degli errori di Brozovic, ma i rossoneri non concretizzano. Al 43' però arriva il gol che cambia la partita: contropiede di Bonaventura e Suso trova un gran tiro a giro di mancino battendo Handanovic.

Sorride e applaude compiaciuto Berlusconi in tribuna. Anche nel secondo tempo le due squadre creano tante occasioni. All'8' la partita si riapre con una sassata da 115 kmh di Candreva dalla distanza. Proteste vibranti del Milan che contesta la rimessa laterale da cui è partita l'azione del gol. Tagliavento convalida correttamente. Cinque minuti più tardi, però, Suso fa esplodere per la seconda volta il boato di San Siro. Bella combinazione con Bacca, complici gli errori di Murillo prima e di Miranda poi. L'Inter subisce il contraccolpo, Pioli incita la squadra sbracciandosi. Ci prova al 22' Perisic con una girata che finisce di poco a lato. Poi Icardi spreca a tu per tu con Donnarumma.

Il tecnico dell'Inter prova Jovetic per un deludente Brozovic ma i nerazzurri non pungono. La gara sembra ormai decisa, lo stadio assapora la vittoria ma al 47' Perisic tutto libero insacca sugli sviluppi del calcio d'angolo. Pioli impazzisce, Gabigol lo abbraccia. I tifosi rossoneri restano impietriti. Ma ha ragione Montella: "Dobbiamo avere la forza di sorridere piu' dei nostri avversari dopo questo pari. Stiamo facendo qualcosa di grande".

L'Inter porta a casa un risultato positivo e offre a Pioli spunti importanti: intanto, quando si spegne Icardi la squadra perde slancio e forse bisognerebbe scongelare Gabigol per dare più peso e sostanza all'attacco. A centrocampo fa benino Joao Mario e magari quando tornerà Banega il gioco acquisirà maggiore profondità, la difesa non è abbastanza solida ma forse a gennaio si potrà fare qualcosa sul mercato. Insomma, non tutto è perduto e chissà che Pioli non possa compiere, piano piano, un miracolo.

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