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Raid su Aleppo, ospedali fuori uso. Gli Usa: basta "azioni atroci"

La città di Aleppo dopo gli ultimi bombardamenti

BEIRUT. Tutti gli ospedali di Aleppo est, zona della città assediata dalle forze lealiste nel nord della Siria, sono fuori uso dopo cinque giorni di incessanti raid aerei governativi nei quali sono stati uccisi, secondo cifre al ribasso, almeno 150 persone, 27 delle quali solo oggi.

A denunciarlo è l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che conferma la gravità della situazione in quella che un tempo era la capitale economica della Siria.

Un inasprimento di violenza in qualche modo annunciato da quando il presidente russo Vladimir Putin e il suo futuro collega americano, il presidente eletto Donald Trump, si sono detti d'accordo nel combattere il terrorismo in Siria. Mosca e l'alleato iraniano, assieme al governo di Damasco, considerano tutti gli oppositori armati al regime siriano dei «terroristi», associandoli all'Isis. La drammaticità della situazione ha spinto l'inviato speciale dell'Onu per la Siria, Staffan De Mistura, a programmare per domani una visita a Damasco.

Le Nazioni Unite si sono dette «inorridite» per le violenze ad Aleppo ed hanno invocato l'apertura di corridoi per portare aiuti alla popolazione sotto assedio. Per l'Onu ad Aleppo est rimangono almeno 250mila civili, mentre fonti locali parlano di circa 400mila persone.

L'amministrazione americana di Barack Obama, ormai alla fine del suo mandato, ha condannato i bombardamenti e le «azioni atroci» su Aleppo puntando l'indice contro «il regime siriano e i suoi alleati, la Russia in particolare», definendoli «i responsabili delle conseguenza immediate e di lungo termine di tali azioni».

Mosca, si legge in una nota di Susan Rice, consigliere per la sicurezza nazionale Usa, deve immediatamente fermare le violenze e consentire l'arrivo degli aiuti umanitari. L'Organizzazione mondiale della sanità ha denunciato che i pesanti e ripetuti bombardamenti governativi siriani su Aleppo est, controllati dagli insorti, hanno reso inservibili gli ospedali della zona assediata. Per Medici senza frontiere (Msf) si tratta della «peggiore campagna di bombardamenti degli ultimi anni».

L'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) ha documentato 27 uccisi nei raid odierni su Aleppo est, e almeno 150 morti negli ultimi cinque giorni di bombardamenti. L'Aleppo Media Center (Amc), che si avvale di reporter sul terreno nei quartieri orientali, ha dal canto suo riferito di un bilancio più grave: 61 uccisi solo oggi, 289 da martedì scorso, e 950 feriti molti dei quali in condizioni gravi.

L'agenzia siriana Sana, controllata dal governo, parla invece di due uccisi in tutto e di 11 feriti in bombardamenti di artiglieria dei «terroristi» (termine usato per definire gli insorti) su Damasco e su Aleppo ovest, controllata dal governo.

La Sana e i media governativi non fanno menzione di raid aerei sui quartieri di Aleppo est controllati dagli insorti. Secondo Msf, i danni agli ospedali di Aleppo colpiti nelle ultime 48 ore «sono enormi». Diverse strutture «hanno dovuto interrompere le attività. L'ospedale pediatrico è stato attaccato per la seconda volta, tre piani sono distrutti e ora non è più in funzione».

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