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Pioli all'Inter, la sua avventura inizia dal derby

Stefano Pioli

MILANO. Momento di svolta all'Inter. Il Suning cambia volto al club nerazzurro con una rivoluzione sportiva e societaria. Lo fa rispondendo con i fatti a critiche e consigli. Per la panchina sceglie Stefano Pioli, un tecnico italiano, in grado di subentrare in corsa alla guida della squadra. Poi sostituisce Michael Bolingbroke con Jun Liu che sarà l'uomo di riferimento del Suning in Italia. Il nuovo Ceo, già membro del cda del club e vicepresidente di Suning Sports Group, si fermerà a Milano e «si occuperà della gestione quotidiana della società, garantendo una connessione ancora più stretta tra la proprietà e il club».

Suning ha ascoltato i consigli di Tronchetti Provera e di Massimo Moratti che più volte avevano invitato la proprietà a restare vicina al club. Proprio questa mattina l'ex presidente è tornato a parlare, dopo giorni di silenzio in cui ha preferito non interferire con le decisioni della delegazione del Suning. Moratti ha sollecitato una presenza costante del Suning per poi sposare la decisione di affidare la panchina dell'Inter a Stefano Pioli. «Mi sembra una scelta di buon senso. È un allenatore che conosce il calcio italiano e che ha fatto giocare sempre bene le sue squadre. Cercherà di inserirsi al meglio». Evita di commentare le modalità con cui è stato scelto il tecnico parmigiano, limitandosi a ricordare i suoi metodi: «Non ho mai fatto casting, li vedevo per conto mio. Sono sistemi diversi, non è detto quale sia giusto e quale sbagliato. Sono metodi trasparenti per compiere una scelta che mi pare ben fatta».

Il Suning, in verità, era orientato verso Marcelino Garcia Toral, già contattato nei mesi scorsi per allenare lo Jiangsu. Poi i rappresentanti della proprietà, tra cui il nuovo Ceo Jun Liu, si sono lasciati convincere da Ausilio, Gardini e Zanetti. Pioli sarà il nuovo allenatore dell'Inter ma in caso di fallimento la responsabilità sarà tutta a carico dei dirigenti italiani.

Per Pioli manca ormai solamente l'ufficialità. È pronto un contratto fino a giugno 2018 a 1.3 milioni di euro a stagione più bonus. Oggi, nello studio legale Capellini che cura gli interessi del club nerazzurro, sono stati definiti gli ultimi dettagli. Per l'annuncio manca solo la risoluzione del contratto che lo lega alla Lazio fino a fine stagione. Giusto il tempo di adempiere a tutte le incombenze burocratiche, poi arriverà anche l'ufficialità. «Ci vorranno un paio di giorni e la Lazio non ha alcun problema a liberarlo», ha chiarito l'avvocato del club biancoceleste. Quando arriverà il 'nulla osta' da Roma potrà essere considerato a tutti gli effetti l'allenatore dell'Inter e cominciare a lavorare nella speranza di avviare una nuova fase.

Non sarà facile: sono tanti i problemi che lo aspettano, quello di dover subentrare in corsa, avere subito il derby e di dover gestire ben 29 giocatori. Rivedrà Candreva e si troverà subito davanti la questione Gabigol, un giocatore per il momento misterioso e la cui situazione non è chiara. Servirà tutto il pragmatismo del tecnico e tutta la sua esperienza per rimettere ordine in una situazione molto confusa e riportare l'Inter alle posizione di classifica che merita, lavorando duro e senza fare proclami.

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