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Dai giudici penalità a Vettel, retrocesso da terzo a quinto

ROMA. "Poteva essere una giornata dal sapore speciale, con un podio meritatissimo che ci è stato tolto dalla burocrazia". Cambia nella notte italiana la classifica del Gp del Messico, con Vettel retrocesso dal terzo al quinto posto per avere, secondo i giudici di gara di Città del Messico , 'ostacolato' Ricciardo in un sorpasso.

E Maurizio Arrivabene tuona contro la decisione anti Ferrari. "Tutta la squadra aveva dimostrato carattere rimanendo unita e concentrata in un momento difficile. La strategia ci aveva permesso di recuperare posizioni, i due piloti hanno fatto un ottimo lavoro. Purtroppo, siamo stati penalizzati da una decisione inappellabile dei commissari che ritengo troppo pesante e, per certi versi, ingiusta", le parole del team principal di Maranello, pubblicate sul sito della Ferrari.

Anche le parole di Vettel, sempre riportate dal sito della Ferrari, sono piene di amarezza. "Eravamo più veloci e avevamo messo Verstappen sotto pressione - sottolinea il tedesco - Non era facile passarlo, ma poi lui ha fatto un errore: ha tagliato la pista e non mi ha ceduto la posizione, anche se gli era stato comunicato di farlo".

La sanzione di 10" che ha retrocesso Vettel dalla terza alla quinta posizione è stata riferita dai giudici di gara ad una manovra "potenzialmente pericolosa" ai danni di Ricciardo, nel momento in cui il tedesco era dietro a Verstappen che, appunto, si rifiutava di lasciargli il passo. "Rispetto moltissimo Daniel e non è bello quando due macchine si toccano - osserva ancora Vettel - A mia difesa posso dire che stavo lottando con tutte le forze e che ho cercato di lasciargli comunque un minimo di spazio".

In virtù delle penalizzazioni, il terzo posto del Gp del Messico è stato assegnato a Ricciardo, davanti al compagno di squadra Verstappen (quarto) e a Vettel (quinto).

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