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Aids, il falso mito del "paziente zero": il virus era già in circolo negli Usa

Gaetan Dugas, per anni additato come il "paziente zero" dell'Aids negli Usa

ROMA. Omosessuale, 2.500 partner in dieci anni, aveva contratto il virus Hiv in Europa ed è morto di Aids nel 1984 all'età di 31 anni, portando con sé la pesantissima etichetta di "paziente zero": Gaetan Dugas, lo steward dell'Air Canada è stato additato per più di 30 anni come l'uomo che ha diffuso il virus Hiv negli Stati Uniti. Soltanto adesso una ricerca basata sulle tecniche più avanzate di genetica molecolare lo ha scagionato, dimostrando che il virus Hiv che lo aveva infettato circolava già da tempo negli Usa.

Il primo a parlare di un uomo responsabile di aver diffuso il virus Hiv negli Usa, ma senza farne il nome, era stato uno studio pubblicato nel 1984 dall'American Journal of Medicine. A rendere il nome di Dugas tristemente celebre era stato invece il libro "And the Band Played On", del giornalista americano Randy Shilts.

Era il 1987 e raccontava come Dugas avesse contratto l'infezione da Hiv in Europa, in seguito a rapporti sessuali con giovani africani. Il libro sosteneva che la tendenza alla promiscuità di Dugas e i suoi numerosi spostamenti, dovuti al lavoro, avessero causato la rapida diffusione del virus. I primi due casi di Aids accertati a New York nel 1979 riguardavano, sosteneva Shilts, due partner dello steward e fra i primi 19 casi accertati a Los Angeles, otto erano collegati a Dugas.

Solo adesso i campioni di sangue di Dugas sono stati analizzati da un gruppo di ricerca dell'università dell'Arizona e la nuova tecnica utilizzata ha permesso di ottenere la mappa completa del virus, all'interno di uno studio più ampio e basato sulla mappa del virus Hiv ottenuta da campioni di sangue che risalgono alla fine degli anni '70.

A 30 anni esatti dalla pubblicazione del libro che etichettava Dugas come il "paziente zero" adesso si sa che le cose erano andate molto diversamente e che il virus Hiv isolato nel sangue dello steward era simile a quello dei virus che già circolavano 'in incognito' negli Usa.

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