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Wta Finals, Keys e Kerber a valanga su Halep e Cibulkova

SINGAPORE. Una Simona Halep molto discontinua cede ad Angelique Kerber 6-4 6-2, regalandole il primo posto solitario nel complicato girone rosso.
E' la terza vittoria nel 2016 per Kerber nei confronti della rivale odierna dopo quelle di Wimbledon e di Cincinnati, risultato che le permette di eliminare in maniera definitiva il divario che esisteva nei precedenti, ora inchiodati sul 4-4.

Ben poco da salvare per la n.4 del seeding, che ha mostrato un solo timido segnale nel primo set, quando era riuscita a creare confusione nella testa della tedesca che aveva perso il break di vantaggio (da 3-1 a 3-4) e stava colpendo con troppa fretta, senza voler scambiare. Salvata la chance di 5-3 per la rumena, però, Kerber è riuscita a rimettersi in marcia. Il più del lavoro, però, l'ha fatto la sua avversaria sbagliando molto più di quello che avrebbe dovuto e cedendo l'ultimo turno di battuta del set con 3 errori piuttosto gravi.

Nel secondo parziale la distanza tra le 2 si è fatta ancora più ampia, con una Halep molto demoralizzata che come nel primo parziale perdeva il servizio nel primo game. Non c'è stato verso di tornare in corsa e questa volta, sul 3-1, Kerber ha preso definitivamente il largo. Qualche bel punto si è visto solo nel momento in cui la tedesca doveva chiudere il match, su punteggio di 5-2. Da 40-15 si è fatta riprendere, ha concesso pure una palla del 3-5 (o meglio, è stata ottima in quella circostanza la sua avversaria) ma la sua solita solidità sembra tornata a livelli molto elevati qui a Singapore dopo i tentennamenti tra Pechino e Hong Kong. La classica giocatrice che non solo rende difficilissimi i punti alle sue avversarie, ma che colpisce (anche) alla prima chance.

Più che una partita di tennis è parsa una vera esecuzione sportiva: Madison Keys a tratti devastante supera Dominika Cibulkova 6-1 6-4 rimettendosi in corsa per un posto tra le semifinaliste delle WTA Finals di Singapore.

Troppo divario tra le due tenniste in termini di potenza, con la statunitense troppo più “in palla” fin dai primissimi punti. Tanti ace e risposte vincenti, i punti di forza che può far pesare maggiormente contro una giocatrice come Cibulkova, che avrebbe bisogno di qualche centimetro in più per arrivare su quei servizi così precisi, o di una seconda palla un po' più “sporcata” per evitare di dover ricevere subito una “mattonata” come tanti dei dritti che partivano dalle corde della sua avversaria. Non ci sono solo colpi di grande potenza, perché la n.7 del mondo ha passato la sua serata sul campo di Singapore divertendosi, quasi, a colpire alcuni passanti di grandissima fattura.

D'altronde ci sarà più di un motivo se su 4 precedenti Cibulkova non è mai riuscita ad imporsi, vincendo solo un parziale in un incontro in cui poi è stata costretta al ritiro sul set pari.

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