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Malta, piccolo aereo si schianta dopo il decollo: morti 007 francesi - Video

ROMA. Lo schianto e le fiamme sulla pista, appena pochi secondi dopo il decollo. Il piccolo aereo, di tipo Fairchild Metroliner, è precipitato all'aeroporto internazionale di Malta, uccidendo le cinque persone a bordo: tre militari francesi, agenti dei servizi di sicurezza esterna del ministero della Difesa, e due dipendenti, probabilmente i piloti, della società lussemburghese Cae, proprietaria dell'aereo, già da tempo impegnata per conto del governo di Parigi in missioni di ricognizione in Libia e nel Sahel.

Nelle prime ore successive al disastro si sono susseguite notizie confuse e smentite. Media maltesi avevano collegato l'aereo ad attività dell'agenzia Ue Frontex, che però, poco dopo, ha dovuto smentire con un tweet: "L'aereo caduto a Malta non era usato da Frontex". Anche l'Alto rappresentante per la politica estera europea, Federica Mogherini, è intervenuta per smentire, sempre su Twitter: "Nessun funzionario Ue coinvolto nell'incidente aereo a Malta. Il volo non era legato ad alcuna attività dell'Ue".

Il giallo sull'identità delle persone a bordo e sulla missione dell'aereo è proseguito ancora quando il governo maltese ha riferito che le cinque vittime erano doganieri francesi. Ma anche questa notizia è stata poco dopo smentita dai diretti interessati, e ancora una volta con un tweet: "Vi ringraziamo per i vostri messaggi, ma nessun doganiere francese era a bordo dell'aereo che si è schiantato a Malta", ha scritto la Dogana d'oltralpe. E' stato infine un comunicato del ministero della Difesa a fare, in parte, luce sulla natura del volo.

In una nota, ha confermato che a bordo c'erano "tre funzionari della Difesa e due dipendenti di una società privata", senza però precisare se fossero tutti e cinque cittadini francesi. Il ministero ha spiegato che l'aereo doveva svolgere una non meglio precisata missione di "sorveglianza marittima nel Mediterraneo", senza tuttavia svelarne la destinazione. E' stato il sito di Le Monde a rivelare che i tre "funzionari" lavoravano per la Dgse (Direzione generale della sicurezza esterna francese) e che erano diretti in Libia per una ricognizione.

E non è ancora chiaro nemmeno cosa abbia determinato l'incidente: testimoni, tra cui "tre militari maltesi e due piloti civili" citati da un comunicato del governo maltese, hanno escluso di aver visto un'esplosione prima che l'aereo si schiantasse sulla pista. La Difesa francese ha annunciato diverse inchieste in collaborazione con le autorità locali. Per la Francia e i suoi 007 non è il primo incidente del genere: il 17 luglio scorso altri tre militari francesi "in missione di intelligence in Libia" morirono dopo che l'elicottero su cui viaggiavano fu abbattuto da milizie libiche. "Le forze speciali ci sono per contribuire a garantire che la Francia sia presente ovunque nella lotta contro i terroristi", aveva spiegato allora il portavoce del governo di Parigi, Stéphane Le Foll.

 

 

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