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Fisco, Faraone: dopo l'addio a Equitalia
aboliremo anche Riscossione Sicilia

PALERMO. "Basta col fisco vessatorio, pagare meno e pagare tutti. Dopo Equitalia aboliamo anche Riscossione Sicilia". Lo dice all'Ansa il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone che stamani ha inaugurato l'anno scolastico del liceo Verga di Adrano.

"Il meccanismo messo in campo dalla legge di stabilità nazionale che permetterà l'abolizione di Equitalia ed il passaggio delle competenze e delle relative cartelle all'Agenzia delle entrate può essere duplicato in Sicilia abolendo l'omologa Riscossione Sicilia. Già da tempo - aggiunge Faraone - è in corso una interlocuzione per far rientrare le competenze di Riscossione Sicilia dentro Equitalia. Con l'abolizione di Equitalia si presenta una occasione perfetta anche per la Sicilia".

Per Faraone "l'abolizione di Riscossione Sicilia rappresenterebbe una semplificazione amministrativa", "un risparmio per le casse pubbliche regionali e un vantaggio per i siciliani analogo a quello che avranno tutti gli italiani con l'abolizione di Equitalia".

"Sarebbe ingiusto ed inutilmente vessatorio lasciare i siciliani in una condizione diversa dal resto del Paese - prosegue il sottosegretario - Con l'abolizione, invece, tutto passerebbe sotto l'Agenzia delle Entrate che ha le competenze per gestire la riscossione con una opportuna interlocuzione con i cittadini. Risparmiando sugli agi verrebbero meno anche gli esosi interessi chiesti ai contribuenti e si creerebbe un circuito virtuoso attraverso il quale tutti potranno pagare di meno, tutti potranno pagare il giusto senza essere vessati da un fisco predatorio".

SCONTI NELLE CARTELLE. Riscossione Sicilia applicherà nell'Isola il decreto fiscale che "rottama" le cartelle di pagamento con la cancellazione delle more e degli interessi, facendo pagare solo la quota capitale del tributo dovuto. Lo ha annunciato l'amministratore di Riscossione Sicilia, Antonio Fiumefreddo, sulle colonne del quotidiano La Sicilia.

"Le piccole e medie imprese e le famiglie non sono evasori - spiega - ma a causa della crisi economica e del meccanismo perverso finora in vigore, si sono ritrovati con bolli, more e interessi raddoppiati, che non sono stati in grado di pagare. I vantaggi non saranno solo per i cittadini, ma anche per noi che sicuramente avremo maggiori incassi".

L'operazione consentirà di portare gli incassi dagli attuali 600 milioni l'anno ad almeno un miliardo di euro. "Senza i bolli scandalosi, gli incassi cresceranno - continua Fiumfreddo -. Avremo maggiori risorse da investire nella lotta alla vera evasione, che è un crimine. Da oggi gli uffici si metteranno al servizio dei cittadini. Certo, ci sarà una fase di transizione e per questo chiederemo la collaborazione dei commercialisti per aiutare i loro clienti a comprendere meglio le novità".

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