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Manovra, sì del governo: 2 miliardi in più alla sanità, 7 per le pensioni. Chiude Equitalia

ROMA. Una manovra che lievita a 27 miliardi, che non tocca il fondo sanitario e che guarda al "merito" e "all'equità". Una manovra che serve all'Italia e che non ha sapore pre-elettorale, sottolinea Matteo Renzi illustrando le misure che saranno finanziate nel 2017 e nei prossimi anni, che proseguono nel solco tracciato fin dal 2013, il taglio delle tasse.

E che lancia la sua scommessa per la crescita, che, secondo il premier, grazie a rilancio degli investimenti e spinta alla competitività consentiranno di vedere il Pil anche oltre l'1% indicato fino a qui, grazie anche ai margini di deficit che, per l'anno prossimo, è fissato al 2,3%, tre decimali (circa 5 miliardi) sopra quello programmato nell'aggiornamento del Def.

La filosofia della legge di Bilancio 2017, ha sottolineato il premier, è "merito e bisogno, tenere insieme competitività ed equità, dare una chance a chi ci prova e una mano a chi non ce la fa", in attesa del piatto forte sull'Irpef che arriverà nel 2018. Le novità le ha annunciate direttamente il premier, anche via Facebook, una slide dopo l'altra, come di tradizione, nella sala dei Galeoni allestita con 12 bandiere italiane.

Accanto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, che si è limitato a precisare alcuni dettagli e ha ribadito la tranquillità rispetto al giudizio che, nelle prossime settimane, dovrà arrivare da Bruxelles. "I rapporti sono sempre molto fruttuosi, se ci sono problemi cerchiamo di vederli prima piuttosto che dopo" ha detto, ribadendo che le richieste di extra-deficit l'Italia le ha avanzate non più chiedendo flessibilità ma invocando le circostanze eccezionali, il sisma del 24 agosto e l'emergenza migranti.

L'impegno finanziario per l'accoglienza migranti "vale lo 0,2% e sarà fuori dal Patto", ha spiegato Renzi, annunciando un un 'riconoscimento' ai sindaci che finora hanno accolto i rifugiati. Lo sforzo sarà riconosciuto attraverso un bonus da 500 euro per persona ospitata. Tra le novità il canone Rai, che anche l'anno prossimo scenderà (a 90 euro), e 'l'operazione Equitalia', vero e proprio pallino del premier.

La 'vecchia' agenzia di riscossione sarà chiusa portando peraltro in dote circa 4 miliardi per la rottamazione del meccanismo che moltiplica gli interessi di mora sulle vecchie cartelle. L'addio a Equitalia arriverà però con un decreto a parte ancora in via di limatura. Nessun condono però, assicura il presidente del Consiglio, nemmeno per la seconda edizione della voluntary disclosure, che dovrà fruttare almeno altri 2 miliardi.

"Chi deve pagare paga", sottolinea, solo ci saranno meno sanzioni e interessi. 'Salva' alla fine anche la sanità, che porta a casa per il prossimo anno per intero l'aumento di due miliardi previsto. Un miliardo, ha spiegato il ministro Lorenzin, servirà per il piano vaccini, per l'epatite C e i farmaci oncologici, e per le stabilizzazioni di 7mila precari tra medici e infermieri. "Dopo molti anni", ha sottolineato il ministro, "la qualità delle prestazioni torna al centro".

Sale anche la dote per le pensioni che passa da 6 miliardi in 3 anni a 7 miliardi mentre non sono giudicate sufficienti dai sindacati le risorse annunciate per il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione (1,9 miliardi, comprese polizia e forze armate e le nuove assunzioni).

La manovra è stata approvata in cdm "salvo intese", formula che implica un rinvio dei testi definitivi al momento della trasmissione ufficiale al Parlamento, prevista entro il 20 settembre. Prima di giovedì, quasi sicuramente lunedì 17, a Bruxelles sarà invece inviato il Documento programmatico di bilancio, su cui la Commissione farà le sue valutazioni.

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